Il liscio riparte da Savignano, nel “salotto di Romagna” lo storico abbraccio tra Raoul e Riccarda
Una grande rimpatriata ricordando con affetto il Maestro, quel Secondo Casadei “uomo che sconfisse il Boogie” che diede origine alla vera e propria cultura della musica romagnola.
Una grande rimpatriata ricordando con affetto il Maestro, quel Secondo Casadei “uomo che sconfisse il Boogie” che diede origine alla vera e propria cultura della musica romagnola. Savignano ha tenuto a battesimo il lungo weekend della Notte del Liscio con un incontro da subito “storico” sulla carta ma al contempo intimistico, informale e carico di emozione nel suo sentitissimo svolgimento.
Mercoledì 20 luglio, quindi, platea piena e grande attesa per la chiacchierata che “partendo da Savignano – commentano il sindaco Filippo Giovannini e l'assessore a Cultura e Turismo Maura Pazzaglia - ha messo al centro la Romagna, a convivio attorno ai suoi più autentici testimoni. Ringraziamo la Regione Emilia Romagna Assessorato al turismo, Apt Servizi e i direttore artistici Giordano Sangiorgi e Marco Barbieri: non poteva esserci avvio più trascinante e genuino per un evento, il weekend della Notte del liscio, che fin dalla sua ideazione ha saputo unire riviera ed entroterra, capoluoghi e paesi, passato e futuro, nel nome di un comune “sentire romagnolo”, entusiasta, schietto e gioioso come l'anima della nostra terra”.
Ed entusiasta e gioiosa è stata fin da subito l'emozione di vedere insieme sul palco Riccarda e Raoul, figlia e nipote del Maestro e più diretti custodi della sua preziosa eredità artistica: sono bastati pochi input dell'intervistatore – il giornalista Rai Giorgio Verdelli – per aprire lo sconfinato cassetto dei ricordi. Da una giovanissima Riccarda che risponde al telefono di casa scoprendo incredula che dall'altra parte della cornetta c'è Vittorio Salvetti, patron del Festivalbar, a Raoul che – pipa d'ordinanza in mano - ironizza sulla sua duplice veste di cantante d'orchestra di sera e maestro elementare di giorno.
Bastano pochi scambi di battute con l'organizzatore Giordano Sangiorgi, artefice della storica reunion, e qualche viaggio dialettale nel passato delle nostre terre in compagnia di Miro Gori ad accendere il senso di appartenenza di un'intera comunità, che in Romagna si esprime in musica: “La gente mia” è il primo brano canticchiato insieme, in pura improvvisazione, non appena a raggiungere Raoul e Riccarda sono l'indimenticabile Rita “Coscialunga” e l'amatissima “voce di Romagna” Edgardo Gelli. E' subito affiatamento, emozione e voglia di essere di nuovo insieme. In fretta sul palco le sedie non bastano più, salgono Mauro Ferrara e Moreno il Biondo, a fianco a Raoul siede il figlio Mirko, figli e nipoti siedono emozionati nella prima fila della platea, in una “chiamata a raccolta” di tutte le generazioni di quella che - da veri romagnoli - è una grande famiglia ancora prima di un'orchestra.
Il ritmo si fa sempre più serrato, l'atmosfera sempre più conviviale: aneddoti, boutade, goliardia da gita scolastica per gli orchestrali di quella che Verdelli non esita a definire “l'orchestra d'Italia”, con Ferrara che intona “La ballata del camionista” e Mirko e che raccontano l'avventura rap con Frankie Hi Nrg. Confessioni a cuor aperto a un pubblico che si “sente a casa”, con il centro storico di Savignano trasformato in un attimo in salotto della Romagna.
A Savignano il weekend della Notte del liscio prosegue poi, dal 22 al 24 luglio, con l’offerta cultural-gastronomica di “Piadiniamo”: durante le tre serate di immersione nelle atmosfere della tradizione saranno infatti protagonisti e interpreti del liscio romagnolo il Gruppo folk italiano “Alla Casadei” della Scuola di ballo Malpassi, l'Orchestra di Claudio Cavalli, il Minor Swing Quintet, gruppo vincitore del contest Romagna mia 2.0 – Premio Casadei Sonora, la Pneumatica Emiliano-Romagnola, l'orchestra Edgardo Gelli e i Revival, la Rimini Dance Company, il trio Iftode, conosciuto come “i violini di Romagna”, e il corpo musicale dei docenti della Scuola comunale di musica “Secondo Casadei”.
Gran finale dedicato a Secondo Casadei domenica 24 luglio, grazie al concerto degli insegnanti della scuola comunale di musica savignanese che del Maestro porta il nome: alle 20.30 in piazza Amati il gruppo darà vita a una “narrazione in musica” del percorso musicale di Secondo attraverso precisi momenti musicali, tappe storiche di brani che hanno segnato la storia del folklore romagnolo, dalle prime composizioni a brani composti nella piena maturità artistica. I brani scelti, arricchiti da brevi racconti e aneddoti, segneranno i momenti più rappresentativi: le intuizioni e le innovazioni introdotte nell'orchestra come il sassofono, il banjo, il clarinetto in do, la cantante femminile, diventate poi un marchio di fabbrica della musica folkloristica romagnola.