La grande musica corale di Schubert per la terza edizione di "Suoni e colori"
Grande attesa per il secondo appuntamento con questa terza edizione di "Suoni e Colori", dopo il fortunato debutto del 26 dicembre scorso, che ha fatto registrare il tutto esaurito. Il concerto di venerdì propone un programma di assoluto fascino, a metà tra la grande musica corale di epoca romantica e le partiture originali di un giovane talento contemporaneo, in linea con il motto "largo ai giovani!", che i direttori artistici della Rassegna Silvia Biasini e Jacopo Rivani hanno voluto come motivo ispiratore di questa nuova stagione.
In scena la Messa in sol maggiore D.167 di Franz Schubert per Soli, Coro a 4 voci miste e Orchestra, che vedrà protagonisti Juliana Dos Santos Catapreta (Soprano), Davide Camorani (Tenore) e Decio Biavati (Basso) insieme al Coro Accademia Musicaesena e all'Orchestra Arcangelo Corelli di Ravenna, diretti da Silvia Biasini.
Pagina di incredibile espressività, la Messa fu scritta dal grande compositore austriaco a soli 18 anni, ma rivela già i caratteri che andranno a fondare il suo straordinario repertorio successivo. La sua struttura, divisa in sei parti fondamentali, denota fin dal primo movimento del Kyrie una particolare attenzione per l’aspetto vocale, per poi condurre la scrittura ad un Credo di assoluta intensità, e approdare ad un Benedictus squisitamente ricamato sulle voci dei solisti, che giocano tra loro come in un canto d'amore. L’ultima parte della Messa, quella dell’Agnus Dei, impone un’atmosfera ben più solenne: è qui che Schubert tocca vertici inattesi, entrando a buon diritto nell'alveo dei grandi compositori di Messe, e non solo di epoca romantica.
La seconda parte del concerto vedrà protagoniste le partiture originali di un giovane talento dei giorni nostri, il compositore cesenate Davide Caprelli, già conosciuto a livello internazionale per i suoi prestigiosi lavori, scritti per realtà quali RAI (i suoi brani sono stati utilizzati in varie puntate di Ulisse, Chi l’ha Visto, Cronache Animali, Linea Blu, Geo&geo.), Gazzetta dello Sport (sua la colonna sonora per la collana in 12 DVD dedicata ad Ayrton Senna), i Teatri Eliseo e Le Maschere di Roma. Caprelli vanta ben 4 Global Music Awards, e recentemente ha iniziato a dedicarsi alla scrittura di biografie, a partire dal libro “Lenny Kravitz: God Is Love”.
Le musiche di Caprelli rimandano a suggestioni forti, che traspaiono già dai titoli, a partire da "Tra Pietra e Cielo", brano edito da RAI Trade Spa per il documentario "I figli dell'Ararat" e dedicato al genocidio armeno, di cui il prossimo 24 aprile ricorre il centesimo anniversario. "Acheropita", che in bizantino significa “non fatto da mano umana”, è un omaggio spirituale alla memoria del professore e collega Stefano Salvi, recentemente scomparso. Infine l'inquieto e ostinato "Quia Malum, Deus Est" è ispirato alle lettere sul dolore di Emmanuel Mounier, che aprono un varco nel concetto della sofferenza umana come necessario strumento di conoscenza ed elevazione.
L'appuntamento con il secondo concerto di Suoni e Colori è per venerdì alle 21 alla chiesa dei Servi di Cesena, con ingresso gratuito e sola offerta libera a sostegno delle attività musicali delle due Associazioni Culturali “Accademia Musicæsena” e “Arcangelo Corelli”, organizzatrici della Rassegna.