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"Canzoni belle da restarci male": il concerto di Brunori Sas al teatro Verdi

Il cantautore calabrese ha presentato il suo ultimo album "A casa tutto bene" al pubblico di Cesena

"La paura, insieme all'amore muove il mondo": e allora Brunori non ci sta, si rimbocca le maniche e scrive "Canzone contro la paura", uno dei brani tratti dall'ultimo album "A casa tutto bene". L'album è uscito da meno di due mesi, ma il pubblico sa già tutte le canzoni a memoria e le canta a squarciagola seguendo il cantautore calabrese.

Il teatro Verdi è pieno in ogni angolo, il concerto organizzato dall'associazione Retropop Live ha fatto il sold out a una settimana dall'evento. In apertura a Brunori Sas (nome d'arte di Dario Brunori) si esibisce Cassandra Raffaele, la "cantora" indipendente di cui qualcuno ricorda ancora la partecipazione a X Factor nel 2010.

Quando arriva il suo turno, Brunori sale sul palco un po' casualmente, quasi chiedendo il permesso al pubblico. Inizia subito con il nuovo singolo "La verità", un brano in cui Dario riesce a guardare dentro se stesso e a vedere le proprie contraddizioni, mostrandole senza timore agli ascoltatori. Prosegue con altre cinque canzoni tratte dall'ultimo album, dirette, bellissime, senza tanti fronzoli. Quando arriva a "Canzone contro la paura", il cantante racconta di un improbabile aneddoto vissuto con John Lennon. "Il mio amico Johnny diceva sempre che paura e amore muovono il mondo, ed è davvero così, quindi io canto contro la paura".

Poi Dario fa un salto nel passato, con grande gioia dei fan di lunga data, e rivisita sette dei suoi brani più famosi tratti dagli album precedenti. Salta dalla chitarra acustica al pianoforte per poi tornare davanti al microfono imbracciando una chitarra elettrica, mentre canta la sua partecipazione è fortissima, vibra e trasmette carica che il pubblico sfrutta per cantare ancora più forte. A un certo punto fa salire un ragazzo sul palco e gli chiede di parlare di Cesena e di descriverne i confini, divenuti sempre più presenti e pesanti nei discorsi degli ultimi anni. Poi torna al nuovo album e continua con l'introspezione. "Non sarò mai abbastanza cinico da smettere di credere che il mondo possa essere migliore di com'è, ma non sarò neanche tanto stupido da credere che il mondo possa crescere se non parto da me".

Dopo la ripresa e dopo altri tre pezzi storici, meravigliosamente riarrangiati con chitarra acustica e pianoforte, Brunori conclude con uno dei brani più belli dell'ultimo album continuando a scardinare i punti chiave del suo pensiero. "Se canti il popolo sarai anche un cantautore, sarai anche un cantastorie, ma ogni volta ai tuoi concerti non c'è neanche un muratore". Mentre canta della sua storia d'amore si lascia scappare un tenero sguardo verso la sua compagna, Simona (corista della sua band). E allora chissà com'è il mondo, caro Dario, visto da te.

La scaletta del concerto:

La verità
L'uomo nero
Canzone contro la paura
Lamezia-Milano
Colpo di pistola
La vita liquida
Come stai
Le quattro volte
Fra milioni di stelle
Pornoromanzo
Lui lei Firenze
Arrivederci tristezza
Una domenica notte
Il costume da torero
Sabato bestiale
Don Abbondio
Rosa
Guardia '82
Kurt Cobain
Secondo me

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