Canzone e parodia al "Concorso europeo della canzone filosofica"
VIE, il festival di Emilia Romagna Teatro Fondazione, uno degli osservatori italiani di riferimento sulla scena contemporanea, torna per il secondo anno a Cesena e presenta al Bonci "Concorso europeo della canzone filosofica", che va in scena sabato 22 febbraio alle ore 21.00 e in replica domenica 23 alle ore 15.30.
Una creazione di Massimo Furlan, artista di origine italiana nato in Svizzera, che lavora sulla memoria collettiva di un’intera generazione immaginando una parodia del noto format televisivo canoro degli anni ’70 Eurovision: l’obiettivo è reintrodurre il pensiero nel cuore stesso dell’intrattenimento, conducendo una riflessione profonda ma condivisa con un linguaggio squisitamente popolare. I testi delle canzoni, musicate dalla Haute École de Musique di Losanna e interpretate dal vivo come in un concorso televisivo in diretta, sono stati infatti commissionati ad alcuni tra i più autorevoli filosofi e intellettuali del continente: per l’Italia a Michela Marzano, voce importante nei campi della bioetica, della filosofia morale e politica. Sottile gioco parodico, lo spettacolo parte dalla canzone di varietà per affrontare, con ironia, una delle questioni più cruciali di oggi: il tema dell’identità dei diversi paesi rappresentati nella Comunità Europea, in un momento di sempre maggiore fragilità dell’Unione.
Per le repliche cesenati, il conduttore della competizione canora è il regista Massimo Furlan, affiancato sul palco dall’attrice Federica Fracassi; la giuria di esperti creata ad hoc è composta dal filosofo Stefano Bonaga, dalla scrittrice Michela Murgia, dal cantautore Daniele Silvestri e da Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio3, e presieduta da Loredana Lipperini (giornalista, scrittrice e conduttrice della trasmissione Fahrenheit di Rai Radio3). Ogni esibizione sarà seguita da dibattiti pubblici, appassionanti ed eruditi, divertenti e insoliti.
L’intera opera di Massimo Furlan affonda le radici nei ricordi della sua infanzia. La prospettiva iniziale è sempre la sua storia personale - nasce in Svizzera negli anni ‘60 da genitori italiani - e si apre fino a toccare la memoria collettiva, creando spettacoli capaci di unire l’estetica colta e quella popolare. Ne sono un esempio la ricostruzione di una celebre partita della storia del calcio all’interno di uno stadio ma senza pallone o la rappresentazione di tutti i concorrenti dell’Eurovision Song Contest del 1973, realizzata per il Festival di Avignone nel 2010. In virtù della forte sinergia che si è generata con la sua compagnia - Numero23Prod, Furlan è capace di attraversare svariati ambiti dello spettacolo dal vivo: dalle arti performative alle installazioni artistiche alla video art. Chiamato a contribuire a numerosi progetti di diversa natura, il gruppo lavora con organizzazioni e festival internazionali, musei, centri di promozione artistica e scuole. Il vivo interesse di pubblico e media riscosso in Svizzera e nel resto dell’Europa è senza dubbio riconducibile alla capacità della compagnia Numero23Prod. di creare una forma d’arte rigorosa ma accessibile ad un pubblico ampio perché lavora su temi radicati nell’immaginario collettivo. Il linguaggio che si sviluppa attorno a queste creazioni riguarda la memoria e la sua salvaguardia attraverso la cultura popolare.
Prezzi dei biglietti: intero € 15, speciale Giovani € 8 - prevendita €1.