Al Petrella in scena "I vicini" di Paravidino, dopo la morte dell'attrice Monica Samassa
Dopo la tragica perdita di Monica Samassa avvenuta la scorsa settimana, andrà comunque in scena giovedì 3 marzo alle 21 al Teatro Petrella di Longiano il nuovo allestimento dello spettacolo teatrale I vicini di Fausto Paravidino. La compagnia, pur sconvolta e addolorata dalla scomparsa dell'amata collega, dopo attenta e sofferta valutazione ha ritenuto di andare in scena regolarmente. Quindi nessun rallentamento rispetto al primo programma. Monica Samassa, 50 anni, è morta suicida nella sera di giovedì scorso alla foresteria del Petrella, dove si trovava assieme al resto della compagnia per le prove generali dello spettacolo. A sostituire Samassa sarà l'attrice Barbara Moselli.
Fausto Paravidino si è affermato sulla scena teatrale italiana in giovanissima età: Trinciapollo, la sua prima commedia, è stata scritta quando l’autore - oggi giunto alla soglia dei 40 anni - era poco più che ventenne. Seguirono Due fratelli, pièce che gli valse il Premio Riccione-Tondelli e l’Ubu come migliore novità italiana, e poi La Malattia della Famiglia M, Natura morta in un fosso, Noccioline, Genova 01, Morbid, Exit, Il Caso B, Il Diario di Mariapia, Il Macello di Giobbe. Lavori che hanno confermato lo stile sensibile e raffinato dell’autore, regista ed attore che si è formato frequentando la scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova per poi trasferirsi a Roma dove ha avuto anche l’occasione di lavorare come attore per il cinema e la televisione. Nel 2005 ha anche firmato una regia cinematografica, per il film Texas, prodotto dalla Fandango e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
Dopo Goldoni, D'Annunzio, Pirandello, Eduardo, Pasolini, Dario Fo e Spiro Scimone, Fausto Paravidino è l’ottavo autore italiano ad essere rappresentato alla Comédie Française, per la quale nella stagione 2010 ha curato la regia del suo testo La malattia della famiglia M, messo in scena al Théâtre du Vieux-Colombier di Parigi con attori francesi. I suoi testi sono molto rappresentati in Europa.
Con lo spettacolo I vicini, prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano e messo in scena per la prima volta nel 2014, Paravidino affronta il tema delle nostre paure. Quelle immaginarie e quelle reali. Le paure reali che sono le nostre paure immaginarie. I vicini è una pièce su noi stessi, sugli altri, su noi stessi e gli altri, sui vicini lontani, sulla guerra, su quello che è reale, su quello che è immaginato, su quello che è reale perché è immaginato. Un po’ come certi fantasmi, un po’ come certo teatro. E’ un commedia che si sviluppa su due binari: quello irrazionale (forse kafkiano) che risponde al desiderio di scavare nell’incubo e quello concreto (un po’ alla Eduardo o alla Woody Allen) connesso al modo di stare in scena che più piace all’autore.
I protagonisti principali sono marito e moglie. Lui sente dei rumori provenire dal pianerottolo. Cercando di non farsi sentire va a guardare dallo spioncino. I rumori cessano. Ritorna al suo posto. Quando Greta torna a casa glielo dice: mentre lei non c’era lui ha visto i vicini. Com’erano? Lui non sa dire, vedere non è capire, però ne ha paura. Perché? E chi lo sa, se sapessimo esattamente di cosa abbiamo paura, probabilmente paura non ne avremmo.
Il cast sarà composto da: Iris Fusetti, Davide Lorino, Fausto Paravidino, Sara Putignano, Barbara Moselli.