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Working in Tourism, più di 50 imprese a caccia di personale: ecco chi si è presentato

Il 30% degli aspiranti lavoratori in Riviera è under 30, ma sono ben rappresentate tutte le fasce d'età

Per molte persone lavorare nel turismo nella costa romagnola rappresenta un valore e una possibilità di arricchimento del proprio curriculum professionale. Lo si è compreso chiaramente  dall’analisi dei profili degli oltre 200 candidati al primo Working in Tourism, l’evento organizzato da Confesercenti e Cescot Lavoro a Riccione, che ha messo in contatto oltre 50 imprese della riviera alla ricerca di personale in diversi profili aziendali.

Hanno inviato la propria candidatura con relativo curriculum:  il 25% di ragazzi e ragazze dai 30 ai 40 anni, il 22% dai 41 ai 50 e il 13% con più di 51 anni. Bene rappresentate anche le fasce più giovani con poco più del 30% che ha dai 21 ai 30 anni (quasi un 12% che ha dai 21 ai 25 anni e poco più del 18% che ha dai 21 ai 25 anni) e un 9% dai 16 ai 20 anni.
Quasi la metà (49,5%) possiede un diploma e poco più del 30% (30,9) una laurea triennale o del vecchio ordinamento, mentre quasi un 15% è in possesso della licenza di scuola media.

L’82% delle persone provengono dall’Italia, con una folta presenza di romagnoli (67%)  a questi si aggiungono un 16% di provenienza extracomunitaria e un 2% di provenienze da Paesi dell’Unione Europea, infine la parità di genere è assoluta con un numero identico di candidati maschi e femmine.

“Le candidature ricevute – afferma Fabrizio Albertini, albergatore e vice Presidente di Assohotel Emilia Romagna – ci fanno ben sperare, confidiamo di riuscire a soddisfare le richieste di personale delle imprese turistiche della riviera che ci incoraggiano a proseguire nella strada che abbiamo intrapreso.  Confesercenti  cerca di favorire al massimo l’incontro fra domanda e offerta di lavoro e  quello che abbiamo appena testato  è un servizio che intendiamo fornire agli associati in modo sempre più deciso. Al tempo stesso occorre puntare sulla  formazione con percorsi fortemente  qualificanti e azioni di orientamento efficaci sia per coloro che prospettano la stagione al mare come  la prima esperienza lavorativa ma soprattutto  per chi  nel turismo trova la  propria  vocazione.

“Nelle quattro province della Romagna, nel 2017 e2018, ci sono state  ben 28.242 assunzioni  con 2.310 trasformazioni di contratti a tempo indeterminato. Alcuni comuni hanno realizzato numeri particolarmente rilevanti, Rimini 5.724, Cesenatico 4.071, Cervia 4.047 e Comacchio 1.700. (dati SILER sistema informativo lavoro Emilia Romagna) - continua Albertini - Le mansioni in cui da sempre vi è maggiore richiesta  sono l’addetto alla sala e al bar (66%), alla cucina (55%), ai piani (26%) ma anche alla spiaggia per quanto riguarda gli stabilimenti balneari (21%). Lo strumento di ricerca e selezione del personale rimane ancora legato al classico  passaparola da fonte di colleghi o parenti, seguito da annunci e inserzioni sugli strumenti di comunicazione tradizionale  e dalle associazioni di categoria e dei loro centri di formazione"

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