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Economia

Wellness Valley, un volano per la Romagna da 200 milioni di euro e 9.000 addetti

Un dato su tutti: i romagnoli sono la popolazione più attiva d'Italia, il 10% in più rispetto alla media italiana ha uno stile di vita che comprende attività fisica regolare

La “Wellness Valley”, l’idea all’epoca quasi visionaria di Nerio Alessandri, patron della Technogym, è ormai una realtà concreta sul territorio, capace di dare risultati quantificabili  e produrre reali benefici per la popolazione.  Un dato su tutti: i romagnoli sono la popolazione più attiva d’Italia, il 10% in più rispetto alla media italiana ha uno stile di vita che comprende attività fisica regolare, sia tra i bambini che tra gli adulti. È uno dei risultati del primo “Wellness Valley Report”, uno studio sui benefici sociali ed economici che il progetto Wellness Valley sta portando alla Romagna, effettuato da Wellness Foundation.

Dati positivi, su cui però il presidente Nerio Alessandri invita a non sedersi: “Sono dati che dimostrano che un territorio, la Romagna,  sotto traccia ha fatto, ha lavorato, senza troppi proclami. Dieci anni fa c’era scetticismo, la gente si domandava cosa c’era dietro.  Ora lo vediamo: voglio lasciare un segno, sdebitarmi col territorio, lasciando un progetto che sia pubblico, come fece il mio mito Adriano Olivetti, un’integrazione tra l’azienda e la comunità. Il mio sogno è che la fondazione vada avanti da sola, anche senza di me. Il progetto deve trovare la sua solidità”. L’invito è a guardare in grande: “Vogliamo essere conosciuti in tutto il mondo come la Silicon valley. Se vogliamo fare la Davos del Wellness dobbiamo pensare in grande. Per questo dobbiamo essere umili, la strada da fare è ancora tanta, ma questo che si è fatto è un vero esempio di collaborazione tra pubblico e privato”.

I DATI DEL TERRITORIO: 9000 ADDETTI - Mercoledì pomeriggio sono stati presentati agli stakeholder i primi risultati dello studio sui benefici del progetto per il territorio: circa 300 persone erano presenti all’incontro annuale sulle iniziative  del “Distretto Internazionale del Benessere”, un distretto produttivo che vede sul territorio romagnolo la presenza di 2.500 imprese che realizzano prodotti e servizi per lo stile di vita delle persone e quasi 9.000 addetti direttamente impiegati. Inoltre, è stato presentato il bando di finanziamenti europei del valore di 6 milioni di euro dedicato allo sviluppo di start-up digitali e ad alto contenuto tecnologico proprio nel settore del Wellness e del Lifestyle management.

Wellness Valley, presentato il primo report

IL TURISMO: UN MARCHIO CHE PUO VALERE 200 MILIONI – Ma la “Wellness Valley” vuole diventare una vera e propria offerta per attrarre turisti. A tal punto che ci dovranno essere i cartelli alle porte delle Romagna (strade, aeroporti, stazioni ferroviarie) che danno il “benvenuto” alla terra del benessere. E’ stato, infatti, stato presentato il logo ufficiale della Wellness Valley, che entra nella nuova legge di riforma del sistema turistico regionale che sarà approvata entro primavera e diventa così ufficialmente il marchio unico e condiviso di promozione del territorio, soprattutto verso i mercati esteri. “Sarà una brandizzazione di aeroporti, stazioni, strade ad alto transito. Un brand che, ha stimato l’Osservatorio turistico regionale, può portare un valore aggiunto di 200 milioni di euro all’anno solamente per il settore ricettivo”, presenta il progetto Luigi Angelini di Wellness Foundation. Per dare consistenza alla “Valley”, la Romagna si deve dotare di una vera e propria cartellonistica. “E chiederemo ad ogni Comune di individuare almeno 2 percorsi di wellness per il loro territorio, da segnalare con appositi cartelli”, sempre Angelini.

LA REGIONE: 600.000 EURO PER PROMUOVERE IL MARCHIO  – Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha ricordato che “l’Emilia-Romagna ha portato la Wellness Valley all’Expo, assieme alla “Food volley” e  “La motor valley”. Non è un progetto privato ma pubblico. E la regione investe assieme ai privati, tanto che mette 600mila euro nella promozione del marchio della Wellness Valley. Il nostro obiettivo è che il turismo debba andare al 10 percento del Pil regionale dall’attuale 8,9 percento attuale”.

LA WELLNESS WEEK - Dal 20 al 29 maggio prossimo si terrà inoltre in tutta la Romagna la seconda edizione della Wellness Week, la Settimana del Benessere e dei sani stili di vita che nel 2015, “anno zero del progetto”, ha visto un calendario di circa 310 eventi e il coinvolgimento di oltre 300mila persone.  Da quest’anno Wellness Week si appresta a diventare l’evento di riferimento per la promozione della Romagna come destinazione Wellness in Europa. Il 1 marzo si terrà la prima riunione operativa organizzativa dell’evento, a Cesena.

LA SALUTE – Inoltre, gli effetti del movimento fisico sono direttamente correlati alla prevenzione delle malattie e diminuzione della spesa sanitaria. Ne è consapevole il direttore generale dell’Ausl Romagna Marcello Tonini: “La parola d’ordine è  ‘insieme’, con la Wellness Valley deve fare da catalizzatore. Da parte nostra sono decenni che facciamo campagne per il benessere fisico, ma a volte con insuccessi perché lo facciamo in modo in modo disarticolato, bisogna invece fare un salto di qualità di approccio. Il tema  è complesso, decidiamo assieme due o tre cose da fare e insistiamo su queste”.

L’UNIVERSITA’ -  La Wellness Valley, he vuole essere anche un “distretto delle competenze” ha un partner strategico nell’Università di Bologna, che ha concentrato nei quattro campus romagnoli ben il 68% di corsi di laurea e il 77% dei master sui temi che influiscono sulla qualità della vita delle persone. Riporta i numeri il rettore dell’Alma Mater Francesco Ubertini: “In 25 anni in Romagna ci sono stati risultati eccezionali,  con 4 campus, circa 20mila studenti per 70 corsi di studio di cui 29 internazionali e 13 master, 750 insegnanti. In termine di dimensione la Romagna è 30° su 90 università italiane. L’Alma Mater nel suo complesso è seconda solo alla Sapienza di Roma. L’Alma Mater è e resterà un’università generalista ma questo non significa non avere linee strategiche. Per i temi del food e bio-economia è  sesta in Europa. E nella nostra strategia il tema del benessere è quello su cui puntiamo e punteremo in futuro”.

I PREMIATI – Il workshop è stato infine l’occasione per premiare 15 dei 60 “ambasciatori” del wellness romagnolo, vale a dire le eccellenze. Il riconoscimento di “ambassador” è andato a: Macfrut, Rimini Wellness, Settimana del Buon Vivere, Maratona Alzheimer, Nove Colli, allo chef Paolo Teverini, a “Long life formula” con Lucia Magnani, Casa Artusi, Dipartimento di Scienze per la qualità della vita, campus di Scienze degli alimenti, Irst di Meldola, “Life style gym “ con Paolo Mazzuca, Biblioteca Malatestiana, l’albergatrice Paola Batani, il Palacongressi di Rimini, “Otium” di Giampiero Bianchi, gli studenti dell’Istituto Versari-Macrelli di Cesena per il progetto di mappatura completa degli impianti per lo sport, che sarà integrato nella Wellness Valley.

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