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Vendita della frutta a bordo strada, Confesercenti: "Attenti agli abusivi"

“Questa domanda – continua Casabianca – è avanzata con forza da Fiesa-Assofrutterie Confesercenti, che si traduce in una legittima richiesta, rivolta agli Organi preposti alla vigilanza"

In questo periodo specialmente, ai bordi delle strade più trafficate, spuntano come funghi venditori di prodotti ortofrutticoli. Il loro numero, in costante aumento, la tipologia di merce che propongono e il contesto in cui la vendita avviene suscitano forti preoccupazioni e alcune domande. “Si tratta – si chiede Armando Casabianca, presidente della Confesercenti Cesenate - di situazioni regolari, in cui tutte le normative, da quelle che disciplinano il commercio a quelle igieniche sanitarie, sono rispettate in modo da garantire al consumatore un acquisto sicuro o tra loro si celano degli abusivi?”.

“Questa domanda – continua Casabianca – è avanzata con forza da Fiesa-Assofrutterie Confesercenti, che si traduce in una legittima richiesta, rivolta agli Organi preposti alla vigilanza, di esercitare un attento monitoraggio al fine di assicurare un rigoroso e pieno rispetto della normativa di settore. Ciò prima di tutto a tutela dei consumatori, oltre che per garantire l’osservanza delle norme che regolano la concorrenza, nei confronti di chi svolge la vendita di questi prodotti nel pieno rispetto di tali norme”. “Crediamo – prosegue, allargando lo sguardo su altre situazioni, il presidente Confesercenti Cesenate - occorra contrastare qualsiasi forma di abusivismo, sia verso chi non ha in alcun modo i requisiti, sia verso chi cerca di eludere le regole. La normativa di settore non lascia dubbi, ad esempio, sul fatto che gli agricoltori debbano vendere prodotti provenienti in misura prevalente dalle rispettive aziende, che siano iscritti al registro imprese, che vengano rispettate le normative igienico sanitarie. Troppo spesso si assiste invece a un’offerta commerciale costituita da produzioni agricole acquistate altrove. Senza un rigoroso rispetto delle norme, aumentando in modo indiscriminato l’offerta, si penalizzano ulteriormente i commercianti in sede fissa e ambulanti del settore ortofrutticolo già pesantemente colpiti dalla crisi”.

“Possiamo parlare – conclude Armando Casabianca - ormai di turbativa alla libera concorrenza del mercato, per questo è importante che si intensifichino i controlli. La Confesercenti, da parte sua, sta studiando norme a tutela dei consumatori affinché non siano tratti in inganno quando acquistano prodotti lungo le strade o da aziende agricole, immaginando di comprare prodotti del contadino. È evidente quanto sia giusto che il cliente possa capire cosa compra e, quindi, sarebbe importante vedere in scomparti separati i prodotti del fondo agricolo e quelli acquistati invece sul mercato all’ingrosso per poi essere rivenduti al consumatore”. In questo senso Fiesa-Confesercenti sta lavorando ad una ipotesi di intervento che tenda ad agevolare i controlli da parte degli Organi di vigilanza, per rendere evidente nella vendita i prodotti propri dell’imprenditore agricolo rispetto a quelli che vengono acquistati presso terzi. Sarebbe infatti utile e opportuno che i prodotti acquistati fossero quanto meno collocati in aree o su scaffali separati dai prodotti del proprio fondo, ovvero identificati mediante cartelli o altri mezzi atti ad individuarne la diversa provenienza, con una maggiore trasparenza anche verso consumatore.

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