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Unione Rubicone-Mare, i sindacati protestano per la disorganizzazione

"Non è bastata la Proclamazione dello Stato di Agitazione dei dipendenti della Unione Rubicone e Mare a sbloccare una situazione organizzativa che sconta ancora cronici problemi "

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Non è bastata la Proclamazione dello Stato di Agitazione dei dipendenti della Unione Rubicone e Mare a sbloccare una situazione organizzativa che sconta ancora cronici problemi e che vede i dipendenti, già costretti da un blocco contrattuale di quasi dieci anni, a dover far fronte alla assenza di una prospettiva organizzativa che garantisca loro la possibilità di lavorare in un contesto organizzativo adeguato.

Nonostante l'Unione si sia di fatto costituita da oltre un anno e nonostante dallo scorso luglio anche il personale precedentemente comandato dai Comuni che la costituiscono sia stato trasferito ancora oggi nessun passo avanti si è fatto per risolvere le delicate questioni organizzative della Unione.

Un settore, ad esempio, come i Servizi Sociali sconta una situazione che vede i dipendenti non aggiornati nemmeno su quella che è la propria situazione in relazione agli orari di lavoro e ai buoni pasto. Una cosa questa che inevitabilmente ha ricadute anche sulla utenza, in quanto il debito orario dei dipendenti impatta direttamente con la loro presenza o meno in servizio.

Questioni che attengono alla sicurezza nei luoghi di lavoro e al benessere lavorativo dei dipendenti vengono affrontate con estrema superficialità, trovando soluzioni inadeguate che mettono in pericolo sia la salute psicofisica del lavoratore che l’utente che si rivolge a quel servizio.

Medesima situazione si sta registrando anche negli altri Comuni della Unione dove i dipendenti paiono lasciati a se stessi nel totale disinteresse delle Amministrazioni di riferimento.

Fino ad oggi a queste lacune hanno sopperito, con il loro lavoro e con il loro senso del dovere quei lavoratori pubblici che, a fronte di casi isolati, vengono imputati, generalizzando ingiustamente, di essere fannulloni e assenteisti mentre al contrario, come accade in tutti gli Enti del territorio Cesenate, sempre più spesso fanno fronte alle carenze organizzative degli Enti.

Per questi motivi FP CGIL FP CISL e UIL FPL le scorse settimane hanno attivato le procedure previste nei conflitti di lavoro davanti al Prefetto di Forlì-Cesena passaggio necessario prima di mettere in campo iniziative di lotta (non ultimo lo sciopero), per tentare una conciliazione che definisse tempi e modi per riportare la situazione della Unione a regime. In quella circostanza l‘ Unione si era impegnata a regolarizzare tutte le pendenze, mettere a regime le disposizioni contrattuali e quanto sottoscritto all’atto del trasferimento dei dipendenti entro il 30 giugno, tuttavia ancora oggi non è stato fatto alcun passo in avanti e tutto è rimasto uguale a prima.

Per questo FP CGIL FP CISL e UIL FPL, nonostante il periodo estivo, già nei prossimi giorni intraprenderanno azioni a tutela dei diritti dei lavoratori che scontano la latitanza di un indirizzo politico e amministrativo di una Unione costruita sulla carta e mai attuata dove ogni Ente continua nella propria autoreferenzialità e nel totale disinteresse per la tutela dei lavoratori e dei Servizi rivolti alla cittadinanza.

FP CGIL – FP CISL – FPL UIL Cesena

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