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Economia Cesenatico

Turismo, il bilancio di fine estate: "Stagione in chiaroscuro, rilanciare la Riviera cesenate"

La riflessione di Confcommercio: "il turismo va alimentato e curato, altrimenti rischia di rimanere petrolio non estratto”

Andare oltre i dati contingenti della stagione turistica, per riflettere su come rilanciare l’offerta turistica della riviera cesenate e della Romagna. Si sono ritrovati al bagno Britannia di Cesenatico, per un momento di confronto, i dirigenti dei sindacati degli imprenditori turistici affiliati a Confcommercio. “Una squadra compatta e coesa, che fa sistema,  perché il turismo non è una partita da affrontare individualmente - rimarca il presidente Confcommercio cesenate Augusto Patrignani -. nel nostro territorio dei turismi integrati, quello rivierasco è il core business e un nostro vanto mondiale, grazie alla intraprendenza degli imprenditori. Ma il turismo va alimentato e curato, altrimenti rischia di rimanere petrolio non estratto”.

Erano presenti all’incontro il presidente Confcommercio Cesenatico Giancarlo Andrini, il responsabile Confcommercio Cesenatico Roberto Fantini, il presidente regionale Sib Simone Battistoni, il presidente Sib territoriale Roberto Zanuccoli, il presidente sindacato Albergatori Ascom di Cesenatico Mauro Brighi, il presidente dell’associazione Albergatori di Gatteo Mare Marco Morigi, la presidente dell’associazione ristoratori Arte e di Carducci Live di Cesenatico Monica  Rossi, Terzo Martinetti, vicepresidente regionale Faita, che rappresenta e tutela gli interessi ed i diritti delle imprese turistico-ricettive dell’aria aperta (camping e villaggi turistici).  La stagione, per partire. I dati definitivi su presenze e arrivi debbono ancora essere diffusi, ma gli operatori concordano. “Una stagione a macchia di leopardo, in chiaroscuro – dicono Brighi, Morigi e Zanuccoli -: maggio bloccato dal meteo ostile, benino giugno, luglio inferiore alle  aspettative, buona ripresa in agosto, ma su luglio, non sull’agosto dell’anno prima. Era andata meglio nel 2018. Chi lavora bene, e chi ha investito nella riqualificazione delle strutture viene premiato, gli altri faticano .Ma i pienoni di un tempo, ce li siamo scordati, anche ad  agosto”.

“Il discorso vale anche per ristoranti e pubblici esercizi- aggiunge Monica  Rossi - andamento a macchia di leopardo, flussi altalenanti . Non dico come sulle montagne russe, ma quasi”. “La promozione del comune di Cesenatico non è esente da critiche, serve di più. Anche puntare sul turismo congressuale  per allungare la stagione mettendo a regime sale per eventi e conferenze”, aggiunge Brighi.
“A Gatteo bisogna intercettare con le iniziative di intrattenimento anche un pubblico più giovane. Quanto agli alberghi, l’offerta va mantenuta di qualità, la politica dei prezzi al ribasso è deleteria”, afferma Morigi. Ma la riflessione più importante si incentra su come rilanciare l’offerta turistica. Innanzitutto vanno aggredite le questioni strutturali.

“Ad esempio, l’erosione – rimarca Zanuccoli  - dobbiamo difendere il nostro bene più prezioso, la spiaggia, e non solo noi stabilimenti balneari, ma tutti insieme”. “Serve un piano di rilancio turistico, la nostra Riviera non è più come negli anni Sessanta la meta turistica più sognata – sottolinea Martinetti - la competizione è altissima, bisogna riqualificare l’offerta degli alberghi e delle strutture, adeguare la rete infrastrutturale”.  “Non è possibile che da Milano alla nostra Riviera si possano impiegare nei periodi di punta fino a otto ore, così andiamo fuori mercato”, aggiunge Brighi. “Servono aeroporti al servizio della costa”, concordano gli interlocutori. “Quanto agli investimenti, c’è chi li ha fatti riqualificando – mettono in luce Brighi e Morigi -, ma occorre che tutti facciano la loro parte, non solo alcuni. Troppi sono fermi al palo”. “E serve – afferma il presidente Confcommercio Andrini – che le amministrazioni comunali adottino regolamenti dell’Urbanistica per favorire chi interviene sulle strutture e chi amplia, non bloccarli e irretirli nelle maglie di norme troppo stringenti”. “La questione è prima di tutto culturale – mette in luce Battistoni -. Il turismo va curato, è l’unico settore che non delocalizza. Come stabilimenti balneari sulle concessioni ci aspettiamo risposte serie dal nuovo Governo”. “Serve progettualità per intercettare i giovani, perché sempre più il turismo lo fanno loro, e occorre destagionalizzare”.

“Bisogna lavorare seriamente anche in Destinazione Romagna – mette in luce Fantini - sulla promozione e sull’ampliamento del nostro bacino turistico, italiano ed estero. Cambia il modo di fare vacanza, anche chi continua premiarci, riduce comunque il periodo di permanenza, anche perché si preferisce frazionare le ferie, godendo di più vacanze nel corso dell'anno. Pertanto dobbiamo essere in grado di intercettare ed attrarre nuovi turisti. E quindi bisogna lavorare, percorso già avviato con destinazione Romagna e Apt, su grandi temi quali mobilità, prodotto, riqualificazione, promozione e comunicazione".

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