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Stangata Tares, aumenti fino al 50%: "La proroga va rivista"

La nuova tassa dei rifiuti (Tares) comporterà aumenti dal 20% al 50% per le utenze extradomestiche, pertanto già in partenza è irricevibile per le piccole imprese già stritolate dal caro Imu

La nuova tassa dei rifiuti (Tares) comporterà aumenti dal 20% al 50% per le utenze extradomestiche, pertanto già in partenza è irricevibile per le piccole imprese già stritolate dal caro Imu. E' quanto emerso all'affollato convegno tenutosi alla Confartigianato di Cesena lunedì a cui hanno preso parte numerosi imprenditori, nel corso del quale l'associazione di categoria ha chiesto che la proroga della prima rata di pagamento fissata a luglio consenta al futuro Governo di rivedere la disciplina della nuova tassa che somiglia ad una mini-patrimoniale, piuttosto che ad una equa tariffa sui rifiuti effettivamente smaltiti.

La tassa non risponde alle esigenze delle imprese che chiedono equità - ha rimarcato Eugenio Battistini, responsabile Area economica di Confartigianato -. Atersir (Agenzia territoriale di ambito), ente gestore, Provincia e Comuni debbono proseguire il confronto con le associazioni di categoria per raccogliere proposte migliorative, mentre il nuovo Governo deve correggere la nuova tassa nel senso di una tariffa corrispettiva, cioé del pagamento, quello sì equo, di un servizio commisurato all'effettiva quantità di rifiuti smaltiti. I Comuni devono dal canto loro adottare regolamenti non penalizzanti sul tema della scontistica delle superfici e sul tema della tassazione delle aree scoperte, affinchè agli aumenti già previsti dalla normativa a carico delle imprese (Iva 10% trasformato in costo e quota servizi indivisibili pari a 0,3/0,4 euro al mq), non si aggiungano anche altri aumenti determinati dalla regolamentazione".

L'assessore al comune di Forlì Alberto Bellini, rappresentante provinciale in Atersir, che ha funzioni regolatorie sul servizio di gestione rifiuti, ha elencato le proposte di cui si farà portavoce a vantaggio delle imprese: revisione dei coefficienti di produzione oggi iniqui, tariffe incentivanti per imprese virtuose che non superano i parametri medi di produzione aziendale e tariffa più costosa per imprese che avviano allo smaltimento quantitativi superiori alla franchigia.

L'assessore al bilancio del Comune di Bagno di Romagna Pierluigi Battistini ha rimarcato che i piccoli comuni troveranno difficoltà nella gestione e nella riscossione della tassa e dovranno pertanto gestirla in maniera associata con altri comuni. Inoltre ha assicurato attenzione alle richieste delle categorie produttive, soprattutto nella approvazione del regolamento comunale che fisserà le regole per la tassazione (anche delle aree esterne) e per le scontistiche da produrre alle categorie d'utenza.

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