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Sindaci dentro le imprese per ascoltare i problemi dei lavoratori

I 15 sindaci del comprensorio cesenate (più quello di Sant'Agata Feltria dove Confartigianato Federimpresa Cesena è presente con i propri servizi alle imprese) entreranno venerdì simultaneamente dentro i laboratori delle imprese artigianali

I 15 sindaci del comprensorio cesenate (più quello di Sant'Agata Feltria dove Confartigianato Federimpresa Cesena è presente con i propri servizi alle imprese) entreranno venerdì simultaneamente dentro i laboratori delle imprese artigianali per ascoltare in diretta dagli imprenditori proteste, richieste, istanze e proposte per migliorare la vita fin troppo avventurosa di chi intraprende. Si tratta dell'iniziativa "Essere in Impresa" giunta quest'anno alla quarta edizione, promossa da Confartigianato che si ripropone nelle vesti di facilitratice del confronto tra istituzioni e aziende.

"I sindaci del Cesenate - spiega il segretario Confartigianato Stefano Bernacci - avranno modo di intercettare l'aria che si respira nelle imprese contraddistinta da forte preoccupazione e malcontento per l'inadeguatezza delle politiche in un Paese che sta purtroppo continuando a dimostrando di non essere all'altezza nell'opera di sostegno di cui necessitano le imprese. A tutti i livelli, da quello nazionale al locale. La prima richiesta pertanto sarà quella di creare nei fatti un ambiente favorevole a chi fa impresa, con risposte più celeri per quel che riguarda pagamenti, autorizzazioni, pratiche burocratiche e tutta una serie di interventi concreti, Comune per Comune, che verranno declinati nel corso dei confronti. Ci si può risollevvre dalla crisi solo puntando sulla crescita, ma non c'è crescita se non si salvano e liberano le imprese dallo stillicidio di vincoli, leggi e, purtroppo, non di rado soprusi che ne irretiscono lo sviluppo costringendole a districarsi acrobaticamente nelle mille insidie quotidiane di veri e propri gironi infernali".

"La nostra iniziativa - rimarca il Gruppo di Presidenza formato da Alessandro Naldi, Lorenza Fantozzi e Ivano Scarpellini - ha lo scopo di far diminuire la distanza fra politica ed impresa. Proseguendo la riflessione avviata nel“Confartigianato day” del 4 giugno scorso che ha visto il lancio del Campus d’Impresa, l’iniziativa si concentrerà quest’anno sul tema dell’educazione, per il recupero e la valorizzazione della cultura d’impresa a partire dai mestieri che stanno scomparendo, dalle attività legate alla tradizione e che caratterizzano un territorio. Per questo sono state scelte come sedi dei confronti laboratori di botteghe che operano in questi settori. L’obiettivo ancora una volta è quello di sottolineare l’importanza e il valore della piccola impresa per l’economia e la tenuta sociale del Paese. Da sempre Confartigianato rimarca il ruolo dell’educazione come fattore competitivo decisivo per lo sviluppo del territorio e delle sue imprese e della necessità di valorizzare la cultura d’impresa come fattore strategico non solo di crescita economica, ma anche socio-culturale del sistema territoriale. Ma l'educazione delle imprese come fattore competitivo - questo passaggio è fondamentale - può innestarsi virtuosamente solo in un territorio e nel contesto di politiche che siano favorevoli ed educati essi stessi a sostenere le imprese e chi intraprende".

Ampia la gamma delle imprese che saranno visitate dai sindaci: dai panificatori ai fabbri, dai laboratori di design per calazatore ai restauratori, dai ceramisti alle tele stampate romagnole, dagli acconciatori ai falegnami, dalle confezioni di maglieria alle imprese della rottamazione, dai carpentieri alle aziende che realizzano impianti per la produzione di energia e fonti rinnovabili. A Cesena il sindaco Paolo Lucchi sarà ospite del laboratorio di dipinti su tavola e tela, affreschi, sculture e materiale lapideo di Andrea Giunchi.

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