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Economia

Sciopero dei lavoratori dei servizi, alta adesione nel Cesenate

"Parliamo di professionisti cui spesso ci rivolgiamo per soddisfare bisogni imprescindibili, per necessità connesse alla salute, per servizi fondamentali nella nostra vita quotidiana"

"Erano oltre due milioni, su tutto il territorio nazionale, i lavoratori interessati dallo sciopero indetto da FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTUCS-UIL nei settori del Turismo, Mense, Pulizie, Terme, Grande Distribuzione Organizzata e Farmacie. Nella migliore delle ipotesi questi lavoratori attendono il rinnovo del contratto nazionale di lavoro da tre anni, nella peggiore da sei e le trattative per il rinnovo hanno registrato battute d'arresto non più sopportabili": lo dice una nota dei sindacati.

"Parliamo di professionisti cui spesso ci rivolgiamo per soddisfare bisogni imprescindibili, per necessità connesse alla salute, per servizi fondamentali nella nostra vita quotidiana. Lavorano spesso in condizioni difficili con orari ridotti e stipendi esigui. La loro attività, che talora appare "invisibile", si svolge 365 giorni all'anno, la domenica e durante i festivi, perché di loro c'è sempre bisogno".

"Questi lavoratori, si sono ritrovati a Bologna venerdì per una grande manifestazione con corteo per le vie cittadine e conclusione in Piazza Maggiore per chiedere a gran voce il rinnovo del proprio contratto nazionale di lavoro. Dal territorio cesenate sono partiti due pullman alla volta del capoluogo Emiliano e si sono registrate adesioni allo sciopero con punte del 100% alle Terme Sant'Agnese, A&O Savignano 1 chiuso, Formula Servizi (appalto ospedale Bufalini) garantiti solamente i servizi essenziali previsti per legge, Dussman (appalto mense asili unione comune del rubicone) 80%, Camst Pievesestina chiuso, A&O Gatteo 80%".

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