rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Saldi estivi, per ogni famiglia prevista una spesa di 220 euro

Anche a Cesena e nei Comuni del comprensorio cesenate i saldi partiranno sabato 7 luglio e continueranno per tutta l’estate fino a inizio settembre. "I commercianti puntano sui saldi per rilanciare i consumi"

Anche a Cesena e nei Comuni del comprensorio cesenate i saldi partiranno sabato 7 luglio e continueranno per tutta l’estate fino a inizio settembre. "I commercianti - dice il direttore Confcommercio Giorgio Piastra - puntano sui saldi per rilanciare i consumi e rimediare ai primi mesi del 2012, in cui si e’ registrato un netto calo dei consumi. L'Osservatorio della Confcommercio cesenate ha effettuato una stima in base al quale le famiglie spenderanno, in media, per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo, 220 euro cadauna, in calo rispetto al 20111. I negozi interessati ai saldi sono circa 600 nel territorio cesenate".

“I saldi di fine stagione - aggiunge il direttore Piastra - rappresentano ancora un momento di forte impatto nell’immaginario  delle famiglie, una sorta di rito collettivo che detta modi, tempi e abitudini all’interno delle città. Anche nel cesenate la situazione dei consumi in generale, ma in particolare per l’abbigliamento, permane piuttosto difficile. L'ottimismo non deve mai abbandonare gli imprenditori, ma occorre essere realisti e non attendersi una stagione di saldi particolarmente effervescente. L'obiettivo è di confermare i ricavi rispetto ai ricavi dello scorso anno. I commercianti sono comunque ancora una volta in prma linea come protagonisti dell'animazione in centro durante l'estate. I negozi di qualità sono un ottimo biglietto da visita di Cesena".

 "Ciò che conta - rimarca Piastra - è che gli operatori  sono pronti ad affrontare le vendite dei saldi con lo spirito giusto di chi fa un servizio per la città rendendole vive e fruibili anche d'estate. In questo senso il commercio esercita ancora un forte potere attrattore e svolge una insostituibile funzione sociale".

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base: Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi
appartenenti non alla stagione in corso.Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Saldi estivi, per ogni famiglia prevista una spesa di 220 euro

CesenaToday è in caricamento