Dopo l'ospedale si apre un altro dibattito: "A Cesena occorre un nuovo mercato ortofrutticolo"

Un nuovo mercato ortofrutticolo a Cesena. Il presidente dell’associazione Mercato Ortofrutticolo, Pino Castrogiovanni, chiede che si discuta di una nuova struttura mercatale moderna ed efficiente. Osserva Castrogiovanni: "A Cesena, su una proposta lungimirante del sindaco Paolo Locchi, in questi giorni si sta discutendo se costruire o meno un nuovo ospedale. Quello di un nuovo ospedale è un tema importante in quanto si sta decidendo sul come ci attrezziamo a rispondere sia agli attuali che ai  futuri bisogni di sanità dei cesenati".

Oltre a questa discussione per Castrogiovanni "è arrivato il momento anche di discutere e poi decidere sul come organizzare una area importante su cui oggi insistono principalmente, il mercato ortofrutticolo e il quartiere fieristico. Queste due attività sono in pratica nello stesso sito e la convivenza diventa ogni giorno più difficile. In questi giorni la fiera sta effettuando importanti opere di miglioramento della sua struttura, ma questo sta provocando problemi di convivenza e soprattutto in questa fase storica il mercato ne sta uscendo fortemente ridimensionato, in quanto mentre la fiera cerca di ampliare l’area di sua pertinenza, gli spazi in più di cui usufruirà la fiera in pratica vengono tolti al mercato".

"Senza qui voler entrare nel merito di scelte tecnico amministrative che non ci competono, non è molto difficile immaginare che nel prossimo periodo i problemi di convivenza aumenteranno in quanto la fiera appare sempre più affamata di spazi e il mercato ortofrutticolo ormai è ridotto a retrobottega  dell’ente fiera - prosegue il presidente dell'associazione Mercato Ortofrutticolo -. Di fronte a questa situazione pensiamo che ormai sia giunto il momento di pensare un po’ in grande e fare scelte coraggiose e lungimiranti. Il mercato ortofrutticolo di Cesena se continua  questo trend di limitazione dei suoi spazi, molto presto diventerà poco appetibile, mentre dall’altra parte la concorrenza ci mette fuori gioco velocemente, visto che Rimini ha a disposizione un sito molto grande e soprattutto moderno, e il mercato ortofrutticolo di Bologna è in procinto di trasferirsi in una nuova sede dotata di tutte le nuove tecnologie necessarie a competere in un mercato globale e dove la concorrenza si fa anche grazie ai servizi che il mercato mette a disposizione degli acquirenti che frequentano il mercato".

"Oggi il nostro mercato ortofrutticolo è già parecchio poco funzionale basti pensare che il carico delle merci avviene quasi tutto a mano, le aree di parcheggio da un lato non esistono quasi più, non ha un suo impianto frigo a disposizione degli standisti e degli acquirenti, non è una struttura che punta all’efficienza energetica, non ha spazi a temperatura controllata per mettere in esposizione le merci, è di difficile mantenimento per quanto riguarda le pulizie, la manutenzione ed altro - prosegue -. Quindi i problemi dell’attuale mercato ortofrutticolo sono grandi e strutturali e in una situazione di grande concorrenza e dove la differenza spesso la fanno i particolari la nostra struttura e troppo sacrificata e troppo poco moderna per competere con gli altri mercati. Se non si scelgono strade alternative, pensando ad un nuovo mercato, il rischio è quello di vedere il nostro mercato ortofrutticolo rapidamente in declino e certamente non competitivo con gli altri mercati sia della nostra regione e sia di quelli più lontani".

Conclude Castrogiovanni: "L’amministrazione comunale di Cesena e tutta la politica cesenate dovrebbe interessarsi maggiormente del nostro mercato ortofrutticolo che continua ad essere un punto di riferimento per gli operatori commerciali della nostra zona e soprattutto ancora oggi offre ampio spazio ai prodotti del nostro territorio che così trovano sbocchi di mercato indispensabili per la sopravvivenza di molte imprese agricole".