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L'unione fa la forza: cala l'abusivismo nel settore dell'autoriparazione

"La convenzione - spiegano Savoia e Mazzoni - prevede che i negozi di autoricambi si impegnino ad applicare eventuale sconti sui pezzi di ricambio, solo alle attività regolarmente iscritte alla Camera di Commercio"

Il gioco di squadra fa diminuire l'abusivismo. Sono positivi i riscontri del protocollo d'intesa sottoscritto tra autoriparatori cesenati e le imprese che commercializzano ricambi. Dopo la prima esperienza di 12 mesi di collaborazione, le parti si sono incontrate per un utile feedback, per analizzare i risultati che l'intesa ha prodotto ma anche i correttivi che possono essere apportati. L'incontro, moderato dal responsabile della categoria autoriparatori Gabriele Savoia di Confartigianato e da Daniele Mazzoni di Cna, è stato aperto dall'intervento del presidente del Consorzio Revisioni Cesenate Giorgio Nuraghi, il quale ha rimarcato che, anche grazie alla innovativa intesa all'interno della filiera dell'auto, sta cominciano a registrarsi una inversione di tendenza rispetto al proliferare di attività abusive nel settore.

"La convenzione - spiegano Savoia e Mazzoni - prevede che i negozi di autoricambi si impegnino ad applicare eventuale sconti sui pezzi di ricambio, solo alle attività regolarmente iscritte alla Camera di Commercio. I negozi  di autoricambi dal canto loro si impegnano a non effettuare ai privati consegne a domicilio. Gli  autoriparatori associati inoltre si impegnano a rifornirsi principalmente presso le imprese fornitrici di ricambi che hanno sottoscritto l'accordo e le officine a non installare pezzi di ricambio a privati,  qualora questi si presentassero in officina con l’articolo acquistato per conto proprio".

"Questi impegni concreti sono divenute procedure e prassi virtuose - rimarcano le associazioni di categoria - che hanno permesso di conseguire dunque già risultati ragguardevoli per quel che attiene la diminuzione dei comportamenti scorretti di abusivismo che, oltre a costituire una prassi illecita. impoveriscono il tessuto economico del territorio e di tutte quelle imprese, la stragrande maggioranza, che operano nella legalità. Autoriparatori e imprese che commercializzano ricambi naturalmente concordano sul fatto che ancora molto si può fare per ottenere risultati ancora migliori, ma finalmente uno strumento efficace è stato individuato, ed è per questo che Confartigianato e Cna si stanno impegnando a divulgare e a promuovere ancora di più, presso la propria base associativa, tale iniziativa. I titolari di negozi dei ricambi hanno proposto di studiare una convenzione commerciale per incentivare a coinvolgersi quelle attività che ancora non hanno aderito a questo progetto a farne parte. Questo permetterebbe all'accordo oltre che contrastare l'abusivismo, divenire un opportunità per fare rete sul territorio".

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