Pri all'attacco: "750mila euro a Ert per il Bonci. E la spending review?"
"Anche quest'anno l'Amministrazione Comunale non ha brillato per eccessiva originalità nel sintetizzare le linee principali del bilancio preventivo: lacrime e sangue"
"Anche quest'anno l'Amministrazione Comunale non ha brillato per eccessiva originalità nel sintetizzare le linee principali del bilancio preventivo: lacrime e sangue. Tanto per cambiare, il quadro delineato è foschissimo: meno trasferimenti, minor capacità di investimenti a causa del patto di stabilità, ferrea volontà di mantenere inalterati i "servizi valoriali". Lo segnala il Pri in una nota.
“Nel 2012 – si legge - ci fu un pesante inasprimento fiscale giustificato con l'ormai mitizzato "nevone"; nel 2013 il "nevone" ci ha risparmiato, ma è come se ci fosse stato, dal momento che nulla cambia per i cittadini cesenati. Anzi no, qualcosa cambia. In peggio. I cittadini cesenati si ritrovano una Tares in più (tassa sui rifiuti decisa a Roma ma strutturata in modo da lasciare qualcosa nelle casse del Comune e in quelle dell'erogatore del servizio, ovviamente Hera) che porterà un aggravio di spese del 15/20 % per le famiglie e del 25/30% per le imprese, una tassa di soggiorno in più che graverà sulle attività ricettive, servizi a domanda individuale più cari o più costosi per la collettività perchè cala la percentuale di copertura”.
“In compenso – sottolinea l'Edera - la spesa tendenziale del Comune per beni, servizi, trasferimenti è in continuo aumento (ed è prevista tale anche negli anni a venire). Prevediamo che, anche nel 2013 come nel recente passato, spunterà durante l'anno un cospicuo avanzo di bilancio, con buona pace delle lacrime e del sangue. E il lavoro di spending review che in tempi non sospetti abbiamo chiesto a gran voce, capace di operare una vera e profonda revisione dei meccanismi di spesa in maniera condivisa? Nessuno l'ha vista, con buona pace della politica partecipata”.
“E, mentre l'Amministrazione ha per mesi incontrato associazioni e forze sociali, le forze politiche sono state tenute all'oscuro, dovendosi accontentare di qualche letterina firmata Sindaco e Vice-Sindaco e di poco più di dieci giorni per studiare la documentazione e proporre emendamenti.
“In compenso – rimarcano - i cittadini cesenati accenderanno un mutuo di 1.500.000 Euro per il vitale rifacimento di Piazza della Libertà; regaleranno altri 750mila euro ad Ert per la gestione del Teatro Bonci perchè non si ha il coraggio di lavorare a politiche culturali innovative e in rete; pagheranno di più le rette del Corelli; pagheranno con le loro tasse servizi a domanda individuale che non funzionano, ma che hanno nomi altisonanti tipo "sistema museale"; vedranno calare i servizi agli studenti universitari sul territorio cesenate perchè si tagliano unilateralmente i fondi a Serinar anziché pretenderne una razionalizzazione; si ritroveranno un nuovo settore in Comune perchè bisogna fare spazio all'ex Direttore Generale, e uno dei posti già disponibili non è abbastanza; affronteranno tagli di 150.000 euro ai servizi per l'infanzia”.
“Abbiamo proposto degli emendamenti che, quantomeno, dessero alcuni segnali, certamente non esaustivi, ma almeno indicativi di una attenzione verso le famiglie e le attività produttive: diminuzione delle aliquote Imu per la prima casa, per le imprese giovanili o che ampliano la superficie della propria attività, per le locazioni; eliminazione della tassa di soggiorno; eliminazione del contributo ad Ert, sostituzione del progetto di Piazza della Libertà con un progetto di installazione di videocamere sul territorio comunale, per garantire maggiore sicurezza ai cittadini”.