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"Polizia senza divise per l'inverno". La denuncia del sindacato

Il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia, Segreteria Provinciale Forlì-Cesena: "Nessuno ha indicato con quali uomini, mezzi e risorse si vuole garantire la sicurezza pubblica"

“Nell’acceso dibattito politico di questi giorni sembra non trovare più spazio la salvaguardia della sicurezza dei cittadini. Tra le variopinte “agende” nessuna proposta concreta per come difendere i cittadini e le loro abitazioni dalla dilagante criminalità. Si volevano accorpare comuni e province ma nessuno affronta la questione della riforma complessiva delle numerose Forze di Polizia, dove insistono costose duplicazioni di servizi, caserme ed uffici”. Anche il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia, Segreteria Provinciale Forlì-Cesena entra nel dibattito elettorale.


“Nessuno ha indicato con quali uomini, mezzi e risorse si vuole garantire la sicurezza pubblica.
Alla progressiva diminuzione degli organici delle forze dell’ordine (oltre 20.000 operatori di polizia in meno negli ultimi quattro anni), registriamo un significativo incremento della criminalità, soprattutto quella che colpisce le famiglie. I poliziotti non hanno più divise, munizioni per l’addestramento al tiro, troppo spesso pattugliano il territorio con autovetture inadeguate, non vengono pagate indennità e straordinari, non vengono riconosciute le infermità e le lesioni contratte in servizio, si continua a distogliere personale per lunghe aggregazioni a più di 1.000 km di distanza, addirittura tassati i rimborsi spese per i servizi fuori sede, contratti bloccati da oltre cinque anni con stipendi fra i più bassi in europea e per finire la mancata riforma delle carriere con gravi ripercussioni sulla formazione e qualificazione dei poliziotti”, si legge nella nota del sindacato.

“Fra non molto vedremo dei sessantenni uscire da una volante per rincorrere, senza speranza, qualche giovane ladro; ma é questa la polizia che serve ai cittadini? In questa provincia dimenticata dal Ministero dell’Interno, - fa notare il Siulp - dove non arrivano nuove leve, le forze dell’ordine continuano a produrre risultati significativi nella lotta alla criminalità. I pochi poliziotti, carabinieri e finanzieri continueranno a fare il proprio dovere 24 ore su 24, nonostante l’età, la carenza di mezzi, la mancanza di strumenti idonei ad affrontare criminali sempre più numerosi ed agguerriti. Lontano è il ricordo di quella Polizia italiana che era un modello da imitare in tutta Europa. Una Polizia sempre più vecchia e sempre meno efficace”.

Mercoledì la Segreteria provinciale del SIULP Forlì-Cesena si è riunita a Bagno di Romagna per incontrare il personale di quella Sottosezione di Polizia Stradale. “Sono emerse gravi carenze nella distribuzione delle divise invernali (siamo a febbraio), chi si ritrova senza pantaloni, altri senza giacca, altri ancora costretti ad indossare stivaletti estivi. Circa trenta Agenti ai quali non vengono ancora pagate le circa 1.300 ore di servizio straordinario svolto per soccorre automobilisti e famiglie durante la nevicata dello scorso febbraio (Un Agente percepisce circa 6,50 euro per un’ora di straordinario).  Una intollerabile indifferenza da parte del Ministero dell’Interno verso i tanti Poliziotti che hanno svolto una insostituibile funzione di soccorso in un momento di estrema difficoltà”. La segreteria del SIULP, su mandato dei numerosi iscritti della Polizia Stradale, nei prossimi giorni, chiederà un incontro con il rappresentante del Governo in provincia per risolvere tali questioni. Ulteriori iniziative pubbliche di protesta verranno programmate nei prossimi giorni se non si avranno assicurazioni sul pagamento degli straordinari e sulla distribuzione completa delle divise necessarie allo svolgimento dei servizi di Polizia Stradale in montagna.  

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