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Ambulanti e nuove concessioni: "Grazie ai bandi salvato il posto di lavoro"

"L'obiettivo di Anva e Fiva - proseguono i due presidenti Fantini e Andreoli - è stato ed è quello di tutelare pienamente la categoria salvaguardandone i diritti e affermando il ruolo del commercio in area pubblica"

Anche le centinaia di ambulanti cesenati hanno pressoché totalmente partecipato al bando per ottenere le nuove concessioni che avranno valore dal primo gennaio 2019 e dureranno per dodici anni fino al 2031. "Secondo Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti  che pure erano contrarie alla Bolkenstein - affermano i presidenti Alverio Andreoli e Gabriele Fantini - questo era l'unico modo attualmente a disposizione per garantire la concessione e quindi la partecipazione al bando era un atto necessario e indispensabile per avere la certezza del posto di lavoro. Chi invece sostiene che bisognava uscire dalla Bolkenstein e non partecipare ai bandi mette a repentaglio ogni certezza futura, e infatti ci risulta che anche gli ambulanti che sostengono questa tesi hanno poi partecipato ai bandi per mettersi in sicurezza, come era doveroso fare. La lunga trattativa messa in atto da Fiva e Anva, Conferenza Stato Regioni e Anci ha portato a un'intesa e a un compromesso fondamentale per la categoria: comunque vada le assegnazioni dei nuovi posteggi partiranno dalla fine del 2018".

 "L'obiettivo di Anva e Fiva - proseguono i due presidenti Fantini e Andreoli - è stato ed è quello di tutelare pienamente la categoria salvaguardandone i diritti e affermando il ruolo del commercio in area pubblica, dove l'incertezza per il futuro sta frenando e bloccando gli investimenti. Infatti, anche al mercato ambulante di Cesena  e negli altri del territorio, assistiamo al crescere degli affitti di impresa, piuttosto che dell'acquisto  dei posteggi. Crescono nel frattempo le imprese gestite da stranieri salite ormai al 40% oltre all'inserimento di nuove giovani attività. I nostri sindacati di categoria sono impegnate in uno sforzo per rilanciare i mercati ed elevarne la qualità di un settore che anche nel nostro territorio vede attestarsi al 10, 12% la quota finale di consumi commercializzati dal settore e in una forbice tra il 14 e il 20% l'incidenza del settore sul totale dei punti vendita italiani di commercio al dettaglio. Un'entità considerevole che va tutelata e salvaguardata anche perché i mercati ambulanti nel cuore delle nostre città sono una risorsa sociale e culturale della nostre comunità, forti di una tradizione radicata e aperte all'innovazione. In questo senso si iscrive anche l'attività di Fa Eventi, che promuove fiere, sagre e iniziative per ravvivare l'offerta commerciale su aree pubbliche in centro storico, prefiggendosi di alzare l'asticella della qualità".

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