Mercatini del riuso? "E' abusivismo commerciale legalizzato"
Il riuso in certi mercati degli hobbisti finisce per rappresentare in troppi casi una forma di abusivismo “legalizzato”: Lo afferma il cesenate Alverio Andreoli, presidente Fiva cesenate e regionale, il sindacato degli ambulanti aderenti alla Confcommercio.
Il riuso in certi mercati degli hobbisti finisce per rappresentare in troppi casi una forma di abusivismo “legalizzato”: Lo afferma il cesenate Alverio Andreoli, presidente Fiva cesenate e regionale, il sindacato degli ambulanti aderenti alla Confcommercio.
“Il Commercio su area pubblica – dichiara Andreoli – è da sempre uno dei settori più attrattivi per chi vuole avviare un’attività imprenditoriale, giovani e meno giovani. Da parte dei nostri imprenditori c’è ancora la voglia di continuare ad investire per innovare e qualificare i mercati: è necessario sostenere gli sforzi e i sacrifici degli operatori contrastando in maniera decisa tutti quei fenomeni di abusivismo più o meno evidente che si annidano nei nostri mercati. “La nostra Federazione è in prima linea, a tutti i livelli, per combattere i fenomeni di abusivismo, contraffazione ed illegalità all’interno del commercio su area pubblica. A questo proposito – continua Andreoli - resta ancora sul campo la questione del riuso, che finisce per rappresentare in troppi casi una forma di abusivismo “legalizzato”: per questo è indispensabile procedere al più presto al ritiro della delibera regionale riuso, che nei fatti ha vanificato gli effetti della normativa sugli hobbisti e penalizzato ulteriormente gli operatori regolari”.
“Contrastare l’abusivismo oggi è possibile – conclude il presidente Andreoli. Lo dimostrano i risultati ottenuti in quei comuni in cui, grazie anche all’impegno di Fiva e Confcommercio, si sono portate avanti azioni integrate di controllo sui mercati o sulle spiagge, coinvolgendo in maniera coordinata la Pubblica Amministrazione, le Forze dell’Ordine e l’Agenzia dell’Entrate. Va incentivata, su tutti i territori, l’applicazione puntuale della normativa esistente, favorendo al massimo la collaborazione tra i vari soggetti preposti al controllo, per smascherare i falsi operatori e gli abusivi all’interno del settore. Il commercio su area pubblica è oggi uno dei settori più vitali e dinamici nell’orizzonte del commercio al dettaglio regionale e nazionale. Il numero delle imprese attive che operano nel commercio ambulante in Emilia Romagna ha visto negli anni duemila una progressiva crescita, aumentando dal 2004 al 2011 del 14%, per poi stabilizzarsi negli ultimi anni. Oggi il settore conta in Regione oltre 9.300 imprese attive, pari a circa il 20% del totale delle imprese del commercio al dettaglio".