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Macfrut, anche la UIL tra i contrari: "Trasloco deciso da un gruppo ristretto"

Sul trasferimento del Macfrut fuori Cesena arriva la dura bacchettata della Uil. Il sindacato, infatti, si dice molto contrario rispetto ad una decisione che sembra ormai presa. Scrive in una nota la Uil

Sul trasferimento del Macfrut fuori Cesena arriva la dura bacchettata della Uil. Il sindacato, infatti, si dice molto contrario rispetto ad una decisione che sembra ormai presa. Scrive in una nota la Uil: “Il dado è tratto: Macfrut svenduto certamente e probabilmente assegnato alla fiera di Bologna.  Come UIL di Cesena ci preme ricordare che Macfrut rappresenta un evento di grande importanza per il settore agricolo e per tutto l’indotto. Aggiungiamo che, a giudizio della UIL è gravemente sottovalutato il messaggio tacito di questa procedura liquidatoria, in quanto è la Città di Cesena che ne esce come inadeguata a mantenere questo grande evento fieristico, con un grave danno d’immagine oltreché economico”.

La Uil torna sulle motivazioni del trasferimento: “Le motivazioni ufficiali, stando a quanto affermato dalla nuova dirigenza, sono rappresentate dalla necessità di una maggiore internazionalizzazione dell’evento, tanto più per reggere il confronto con l’imminente Expo 2015 di Milano, e dall’inadeguatezza della fiera di Cesena a mantenere questo evento e paventando, in mancanza di queste scelte, un inesorabile ridimensionamento di questa manifestazione”.

Invece per la Uil “si poteva lavorare per rendere la nostra fiera adeguata a mantenere il Macfrut. La UIL di Cesena, per questa ragione, ha da anni chiesto di mettere in sinergia le fiere romagnole, per renderle più competitive e capaci di salvaguardare la permanenza dei loro marchi più famosi. Abbiamo già espresso poco tempo fa che la città sopravvivrà anche senza il Macfrut, “ce ne faremo una ragione”, come si usa dire di questi tempi, ma continua a sfuggirci quale interesse possa avere Cesena nel perderlo e quale eventuale compensazione possa arrivare”.

Ed infine: “Ci sfugge poi quale confronto sia stato fatto su questo tema, in una Città in cui la maggioranza di Governo, pare folgorata da forme di consultazione diretta dei cittadini, non ricordiamo né confronti con i cittadini, né confronti con le associazioni di categoria. Si profila l’ennesima sconfitta di Cesena, forse anche bella esteticamente, ma svuotata del Tribunale, del Giudice di Pace, dell’Ufficio di Conciliazione, del Difensore civico, con i vicini aeroporti abbandonati al loro destino, ed ora senza il Macfrut; Una strana valle del benessere perduto”.

“ Dobbiamo quindi essere felici e allineati perché un gruppo ristretto di governanti, con poche aziende e qualche referente del Capoluogo di Regione ha già deciso? Come UIL di Cesena ci piacerebbe che si potesse uscire una volta tanto dalla pur necessaria contrapposizione politica e che si potesse convergere tutti per salvaguardare gli interessi di tutta la nostra economia locale, con tutte le sue migliori credenziali, ma forse siamo dei visionari”.

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