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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Ultimo giorno di Macfrut, ospite d'onore Paolo De Castro sulla nuova Pac

Sono giorni decisivi per il futuro dell'agricoltura del vecchio continente, pronto alla nuova Politica agricola comune (PAC) 2014-2020 e alla riforma dell'Organizzazione comune dei mercati agricoli

Nell’ultima giornata della rassegna internazionale del Macfrut è stata esaminata la nuova Politica agricola comune europea -e al Presidente De Castro è andato il Premio MACFRUT-Cesena Fiera 2013. Sono giorni decisivi per il futuro dell’agricoltura del vecchio continente, pronto alla nuova Politica agricola comune (PAC) 2014-2020 e alla riforma dell’Organizzazione comune dei mercati agricoli (OCM). Il punto è stato fatto venerdì 27 settembre a Macfrut al convegno “Verso il 2020. Le opportunità e le sfide del settore ortofrutticolo tra nuova PAC e nuova OCM”, moderato dal vice direttore del Tg1 Susanna Petruni.

L’evento è stato promosso dalle principali sigle della rappresentanza italiana: Agrinsieme CIA, Confagricoltura e il settore agroalimentare dell’Alleanza delle cooperative italiane (che a sua volta riunisce AGCI, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare). “Fino a poco tempo fa ognuna di queste sigle avrebbe fatto un convegno per conto proprio, con propri relatori e proprie conclusioni –ha commentato l’assessore al Lavoro del Comune di Cesena Matteo Marchi– il fatto che oggi si tenga un unico evento, proprio qui a Macfrut, giunto alla trentesima edizione, è importante ed è degna conclusione di questa tre giorni convegnistica”.

Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo, ha illustrato l’iter di revisione di norme e accordi: “Non è la PAC che avevamo sognato, ma è decisamente diversa, e in meglio, dalla proposta iniziale del Commissario europeo. Rafforza la parte di sostenibilità ambientale, ma trascura un po’ il sistema economico e sociale, incluso il sostegno alle imprese”.Le nuove politiche comunitarie per l’agricoltura seguono due direttrici importanti, ben illustrati da De Castro: “Equità e garanzia. Nel primo caso è stato stabilito che nessun agricoltore debba percepire meno del 60% della media nazionale. Oggi, al contrario, molti prendono di più, in virtù del premio storico per ettaro, e altri molto meno, come in questa zona. Secondo paletto è quello della garanzia, ossia un tetto al taglio per non mettere in difficoltà l’agricoltore, che non dovrà perdere più del 30%”.

Che la riforma della PAC non sia stata semplice lo ha confermato Felice Assenza, direttore generale al Ministero dell’Agricoltura: “Sono cambiate molte alleanze storiche. Non si tratta più di Mediterraneo contro Paesi nordici, ma si fanno e disfano alleanze frammentate tema per tema. E’ stato comunque importante dar battaglia sulla prima impostazione, sbagliata, che prevedeva fondi solo per superfice agricola. Una posizione smantellata grazie all’appoggio di nuovi alleati dal nord Europa”.

Il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini ha posto l’accento sulla difese dell’OCM: “Guai a chi pensa di mettere in discussione lo strumento. Non risolve certo tutti i problemi, ma è orgoglio della nostra storia, nato qui nella crisi del ’92, e ha dimostrato più volte la sua utilità”. Gardini ha poi tirato le orecchie alle istituzioni nazionali: “Qualcuno mi dovrà spiegare perché le nostre pere non possono usare dei trattamenti post raccolta, per arrivare nei mercati di tutto il mondo, e quelle spagnole sì. Mentre da noi quattro ministeri si litigano le stesse competenze, in Spagna un unico ministero valuta e prende provvedimenti. Su queste cose si costruisce la competitività del nostro Paese, si costruisce il reddito. Senza reddito si smonta la filiera e si smonta tutto”.

Il coordinamento Agrinsieme ha ribadito, ad una voce sola, l’esigenza di mantenere centrale il ruolo delle Organizzazioni dei produttori (OP), da rafforzare e ampliare. Subito dopo la conclusione dell’incontro è stato consegnato a Paolo De Castro il Premio MACFRUT-Cesena Fiera 2013. Il premio gli è stato consegnato da Maurizio Gardini presidente di Confcooperative, Alberto Zambianchi, presidente della Camera di Commercio, Paolo Lucchi, sindaco di Cesena e Domenico Scarpellini, presidente di Cesena Fiera. Il Premio è stato istituito nel 1996 e da allora ogni anno viene assegnato a eminenti personalità che abbiano acquisito benemerenze per la promozione e lo sviluppo dell’ortofrutticoltura regionale e nazionale. La scelta di premiare De Castro vuole essere un riconoscimento del suo impegno per il migliore sviluppo dell’ortofrutticoltura. Durante la sua attività scientifica prima, politica poi, De Castro ha sempre avuto un’attenzione e un interesse particolare per il settore ortofrutticolo. Inoltre, sono stati assegnati i cinque Premi Oscar Macfrut all’innovazione.

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