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Economia Dismano / Via Dismano, 3845

Legge di Stabilità, il giudizio di Cna Forlì-Cesena: "Bene, ma si poteva fare di più"

Per Napolitano "il provvedimento, dopo l’approvazione del Parlamento ha mantenuto l’impianto espansivo originario, e ha migliorato alcuni aspetti specifici come l’intervento sui Patronati. Si poteva però fare di più"

Sono molte le novità introdotte dalla Legge di Stabilità, in ambito fiscale pensiamo solo al regime agevolato per lavoratori autonomi (forfait), all’allargamento del meccanismo del “reverse change” a fini Iva o dello “split payment”, di cui si sente tanto parlare. Che ripercussioni avrà tutto ciò su imprese e professionisti? Cna Forlì-Cesena ha promosso un incontro su “Fisco 2015: cosa cambia per imprese e professionisti con la Legge di Stabilità”, che di terrà lunedì alle 20.30 nella sala verde della Fiera di Cesena in via Dismano 3845 a Pievesestina.

Il programma prevede l’introduzione di Franco Napolitano Direttore generale di Cna Forlì-Cesena, la relazione di Maurizio Zoli responsabile Servizio Fiscale Cna di Forlì-Cesena, le domande del pubblico e un intervento conclusivo di Claudio Carpentieri, responsabile Politiche Fiscali Cna Nazionale. “È un giudizio positivo, quello che esprimiamo come Cna sulla Legge di Stabilità – afferma Napolitano -. Il provvedimento, infatti, dopo l’approvazione del Parlamento ha mantenuto l’impianto espansivo originario, e ha migliorato alcuni aspetti specifici come l’intervento sui Patronati. Si poteva però fare di più".

Chiosa Napolitano: "Per la prima volta, dopo molti anni, le priorità tornano ad essere la crescita e l’occupazione, sostenute da misure che riducono la pressione fiscale e aumentano il reddito disponibile. Va rilevato, però, che insieme a misure ampiamente apprezzabili, quali l’esclusione della componente lavoro dalla base imponibile Irap, l’eliminazione dei contributi per i prossimi tre anni per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, e la proroga degli incentivi su ristrutturazioni ed efficienza energetica, rimangono alcune zone d’ombra, con interventi che, purtroppo, risentono dell’esigenza di conciliare gli obiettivi della crescita e del lavoro con il rispetto delle regole di bilancio europee”.

“Ci riferiamo in particolare – aggiunge Zoli - al nuovo regime forfettario per i professionisti e le piccole imprese, che rischia di portare a un prelievo fiscale più pesante per questi contribuenti, e all’insufficiente intervento sull’Irap per le imprese senza dipendenti. Cna esprime, inoltre, delusione per la mancata correzione dall’8% al 4% della ritenuta d’acconto in edilizia per i lavori di recupero del patrimonio edilizio e di efficientamento energetico e per l’aumento dell’aliquota contributiva per la gestione separata Inps dei professionisti non iscritti agli Ordini. Cna continua nel suo impegno per fare in modo che queste lacune possano essere colmate a breve con provvedimenti in grado di superare queste situazioni, quali quello annunciato per i professionisti. In sintesi: la direzione intrapresa è quella giusta ma occorre più coraggio e attenzione alle piccole medie imprese”.

Al responsabile Politiche Fiscali Cna Nazionale Carpentieri, spetterà anche il compito di fare il punto sulle proposte di modifica di alcuni provvedimenti, quali l’ampliamento delle ipotesi di applicazione del “reverse change”, e l’introduzione dello “split payment”, quali strumenti di lotta all’evasione dell’Iva, che presentano però un conto insostenibile per le imprese. L'impossibilità di incassare l'Iva sulle vendite, genera per Cna uno squilibrio nella gestione finanziaria a breve delle imprese che operano in settori quali impiantistica, edilizia, servizi di pulizia, e per chi lavora stabilmente con le amministrazioni pubbliche.

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