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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Lavoro, un'impresa su cinque in provincia assumerà personale a luglio

Occupazione in Romagna: le imprese hanno programmato 15.790 entrate nelle province di Rimini e Forlì-Cesena - rispettivamente 8.040 e 7.750 - nel periodo luglio-settembre 2018

Le imprese delle province di Forlì-Cesena e Rimini che hanno dichiarato previsioni di assunzioni in luglio sono il 18% del totale. Gli ingressi previsti da queste nel trimestre luglio-settembre sono più contenuti (15.790) rispetto al trimestre precedentemente considerato (giugno-agosto 37.610) ma significativi e più equamente distribuiti nei due territori della Camera della Romagna; in particolare luglio registra 6.840 fabbisogni professionali, 3.820 in provincia di Rimini (56%) e 3.020 a Forlì-Cesena (44%) per imprese del settore industriale, del commercio e dei servizi.

Le aziende hanno programmato entrate in luglio pari al 19% del flusso regionale di 36.600 (in giugno 31%); in Italia gli ingressi programmati sono circa 417.000 e l’Emilia-Romagna per la mensilità corrente pesa per il 9% (11% in giugno).

Le entrate previste in provincia di Rimini, e in provincia di Forlì-Cesena nel mese di luglio sono in calo in valore assoluto rispetto al mese precedente (6.840 rispetto a 18.030); analoga tendenza si riscontra anche nella previsione su base trimestrale con entrate complessive che ammontano a 15.790 (8.040 per Rimini e 7.750 per Forlì-Cesena), a conferma del mese di giugno come periodo di avvio di numerosi rapporti contrattuali stagionali estivi.

I giovani under 30 sono il 32% della domanda di lavoro espressa sia dalle imprese di Rimini che di Forlì-Cesena, in calo rispetto a giugno per motivi legati alla stagionalità di numerose attività che realizzano molti ‘avvii’ di lavoro con ragazzi appena terminano l’anno scolastico. Le maggiori richieste di giovani sono nell’area commerciale e di vendita, in proporzione al totale delle stesse. I ragazzi più difficili da reperire sono nell’area tecnica/progettazione (per il 31% delle richieste a Rimini e 49% a Forlì-Cesena).

Crescono le difficoltà di reperimento in generale delle figure ricercate dalle imprese e riguardano un caso su quattro a prescindere dalle età, in linea col dato nazionale. Le professioni con difficoltà di reperimento sono gli “Operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori” (72% delle richieste a Rimini) e gli “Operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie del tessile-abbigliamento-calzature” (71% dei casi a Forlì-Cesena).

Gli impieghi proposti sono prevalentemente alle dipendenze (93% dei casi a Rimini e 86% a Forlì-Cesena), in prevalenza a termine (85% per Rimini, 76% Forlì-Cesena).

Le entrate più significative sono previste nell’area “produzione di beni ed erogazione di servizi” (66% e 58%), in maggior parte proposti da imprese con meno di 50 dipendenti (83% Rimini, 75% Forlì-Cesena), nel macrosettore dei Servizi (89% Rimini e 72% Forlì-Cesena): nello specifico tra i primi 5 settori che assumono appaiono in entrambe le province i servizi di alloggio/ristorazione/turistici (con il 55% degli ingressi a Rimini per 2.090 e il 28% a Forlì-Cesena per 860), i servizi alle persone, il commercio, i servizi di trasporto - logistica e magazzinaggio. In evidenza invece a Rimini i servizi di supporto alle imprese e a Forlì-Cesena le industri alimentari – delle bevande e del tabacco.

Alla vitalità dei territori considerati e alla capacità di attrarre lavoro si contrappongono ancora elementi critici: la richiesta di laureati, pur in crescita, riguarda solo l’8% delle entrate a Forlì-Cesena e il 6% a Rimini mentre si attesta all’11% in Italia; anche le richieste di profili high skills, di dirigenti, specialisti e tecnici, pari al 13% a Forlì-Cesena e 9% per Rimini sono in crescita, ma inferiori al dato medio regionale e nazionale (16%)

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