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La "nuova" Confartigianato Cesena presenta la Carta della rappresentanza

Dai intermediari dei servizi a partner d’impresa. Ecco, condensato in formula, il nuovo ruolo associativo di Confartigianato che, al termine della fase congressuale per il rinnovo delle cariche, sarà illustrato lunedì

Dai intermediari dei servizi a partner d’impresa. Ecco, condensato in formula, il nuovo ruolo associativo di Confartigianato che, al termine della fase congressuale per il rinnovo delle cariche, sarà illustrato lunedì 25 maggio alle 20.30 nell’assemblea dei nuovi 75 delegati alla sala convegni della sede associativa in via Alpi, convocata per approvare la grande Carta della rappresentanza, il documento programmatico per il mandato 2015-2018.

Interverrà il segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli a suggellare un appuntamento di primaria importanza per la vita associativa e che ancora una volta mette in mostra Confartigianato Federimpresa Cesena come ambito fertile sul territorio nazionale per un laboratorio di politiche innovative di rappresentanza.

“Il documento programmatico – spiega il segretario cesenate Stefano Bernacci - sarà la nostra bussola per la rappresentanza a fianco delle imprese nei prossimi anni -: è stato discusso e condiviso durante le varie assemblee dei comitati comunali, dei movimenti e delle filiere e quindi scaturisce dalle imprese. Confartigianato ha scelto di rinnovare il suo modo di essere associazione nei tempi della crisi della rappresentanza in una società sempre più liquida, dove le tradizionali forme di aggregazione e di espressione delle esigenze sono messe in continua discussione. A dispetto di chi ritiene che i corpi intermedi vadano bypassati, Confartigianato ritiene indispensabile l’operato di moderne organizzazioni capaci di creare valore per le imprese. Il favorire processi di integrazione e confronto fra imprese e una progettualità sui temi dello sviluppo economico e sociale della comunità sono fattori competitivi, che fanno la differenza nelle dinamiche dei diversi ambiti territoriali”.

"La nostra mission associativa – sottolinea Bernacci -  è pertanto quella di accompagnare in misura crescente le imprese al mercato, perché rispetto al passato il valore associativo si misura non più  soltanto con l'esercizio della funzione di rappresentanza, ma anche e soprattutto attraverso il valore che si trasmette alle imprese nel supportarle nella competizione presente sui mercati.  In questi anni, attraverso molteplici iniziative (Campus d'impresa, Internazionalizzazione, supporto alla creazione di reti d'impresa, Innovazione) Confartigianato ha cercato di fornire alle imprese progetti, strumenti, momenti formativi ed informativi  per connettere le imprese e con le opportunità esterne.  E anche i più recenti progetti come “Alto Italiano”, “Fablab”, “Lufthansa”, “Italian Makers Village” cioè il Fuori Expo a Milano, “Bottega scuola” “Accademia della meccanica” e “ITS alta formazione” rappresentano il modo con cui sempre di più vogliamo sviluppare la nostra relazione con le imprese, sintetizzabile in uno slogan: da intermediari degli adempimenti, a partner d'impresa a 360 gradi”.

“Confartigianato – aggiunge Bernacci – ha scelto di rinnovarsi anche negli uomini e donne della nostra classe dirigente: 1.051 imprenditori hanno partecipato al rinnovo degli organi per eleggere 75 delegati con un'età media di 45 anni. Di questi 22 sono delegati per la prima volta, 21 sono le donne e 14 i giovani sotto i 40 anni. Attraverso il vincolo statutario nessun delegato ha più di 65 anni ed è stato come di consueto rispettato il limite dei mandati per la presidenza. Questi numeri rappresentano la prova tangibile del cambiamento in atto per innalzare i livelli di democrazia interna".

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