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La Cia: "Sistri troppo complesso per il mondo agricolo"

"“Un sistema troppo complesso, oneroso e inapplicabile per la gran parte delle piccole e medie imprese che producono pochi Kg o litri di rifiuti, come le imprese agricole”

“Un sistema troppo complesso, oneroso e inapplicabile per la gran parte delle piccole e medie imprese che producono pochi Kg o litri di rifiuti, come le imprese agricole” è la critica mossa al sistema di rintracciabilità  dei rifiuti (Sistri) della rappresentanza degli agricoltori Cia. Per questo “l’approvazione di un Disegno di Legge approvato ala Camera dei Deputati potrebbe risolvere parzialmente i problemi”

“Nel frattempo -  segnala la Cia,  con l’approvazione di un recente Decreto legge gli imprenditori agricoli  possono consegnare i propri rifiuti presso il deposito temporaneo istituito dalla cooperativa a cui sono associati. Il Sistri nasce nel 2009 su iniziativa del Ministero dell'Ambiente per informatizzare l'intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale (e dei rifiuti urbani per la Regione Campania). L’obiettivo del Sistema era quello di “… semplificare le procedure e gli adempimenti riducendo i costi sostenuti dalle imprese e gestire in modo innovativo ed efficiente un processo variegato con garanzie di maggiore trasparenza…”

Tuttavia per la Cia, “già all’indomani della sua prima apparizione segnalammo che erano altre le soluzioni che potevano assicurare il corretto smaltimento dei rifiuti – spiega la Cia di Forlì Cesena -  e non a caso nella nostra regione da oltre un decennio si sono affermati con crescente successo gli accordi di programma che nelle diverse province, compresa la nostra di Forlì Cesena,  con costi contenuti e il minimo carico burocratico, hanno assicurato lo smaltimento dei vari tipi di rifiuti prodotti dall’azienda agricola”.

“Ora  lo schema di decreto legge predisposto dal Governo contenente misure urgenti per la crescita del Paese prevede, all’art. 51, la sospensione dell’operatività  del Sistri non oltre il prossimo 30 giugno 2013, quindi tra proroghe, rinvii e sospensioni abbiamo perso il conto delle volte che il sistema è stato rimandato”.

Con questo ultimo provvedimento la Confederazione forlivese auspica la conclusione di una tormentata fase di confronti e discussioni, intravedendo la soluzione definitiva dei problemi aperti con le modifiche apportate al testo unico ambientale nel 2010. “Ricordiamo infatti che con quelle sconsiderate modifiche si sono determinati almeno due problemi per la gestione dei rifiuti prodotti in agricoltura. Uno derivante dall’obbligo di iscrizione all’albo gestori ambientali (con i costi e la burocrazia conseguenti) per gli agricoltori che trasportano al centro di trattamento i propri rifiuti e l’altro l’obbligo di adesione al Sistri”.

Ancora la Cia: “La soluzione definitiva del problema la troviamo nel Disegno di Legge approvato dal Senato e ora tornato in terza lettura alla Camera dei Deputati. Il disegno di legge prevede numerose modifiche al D. Lgs. 152/2006 (Testo Unico ambientale) tra le quali alcune volute fortemente dalla nostra Organizzazione”, spiega la Cia. Per quanto riguarda i rifiuti, il Disegno di Legge prevede l’obbligo  di iscrizione al Sistri solo per le aziende che producono più di 300 Kg/l di rifiuti pericolosi all’anno “ed elimina l’obbligo di iscrizione all’albo gestori ambientali per i produttori che trasportano in maniera occasionale i propri rifiuti al centro di trattamento”, precisa la Cia di Forlì. “La sua  rapida, ci auguriamo, approvazione – ribadisce la Cia – dovrebbe  chiude definitivamente le polemiche e soprattutto i problemi”.

Nel frattempo,  ricorda infine la Cia,  con l’approvazione del D.L. n. 5/2012 si è definito che gli imprenditori agricoli  possono consegnare i propri rifiuti presso il deposito temporaneo istituito dalla cooperativa di cui si è soci senza alcun obbligo di iscrizione a qualsiasi registro. “In attesa dell’approvazione del Disegno di legge è sicuramente questa una buona soluzione – termina la Confederazione -  sempre che le cooperative organizzino i depositi e per i loro soci”.  Un’altra valida opportunità  è quella di avvalersi di aziende specializzate, come Cascina Pulita, con la quale la Cia ha sottoscritto una convenzione.

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