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Cessione del credito: l'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni dà ragione ai carrozzieri

Le clausole in oggetto tendono a limitare la cessione del credito da parte dell’assicurato a favore di terzi, ovvero a penalizzare il ricorso a riparatori non convenzionati con l’impresa di assicurazione

È recente il chiarimento dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, relativamente alle clausole sulla cessione del credito e sul risarcimento in forma specifica inserite nelle condizioni di polizza RC auto. Le clausole in oggetto tendono a limitare la cessione del credito da parte dell’assicurato a favore di terzi, ovvero a penalizzare il ricorso a riparatori non convenzionati con l’impresa di assicurazione.

"Queste clausole – afferma Daniele Mazzoni, responsabile Autoriparazione di Cna Forlì-Cesena – sono articolate in vari modi. Alcune vietano espressamente la cessione del credito o prevedono la sua validità, solo a favore di riparatori convenzionati; altre prevedono che l’assicurato non possa cedere i crediti ed i diritti derivanti dai contratti, salvo consenso dell’assicurazione ed altre ancora contemplano il pagamento di una penale nel caso in cui ci si rivolga ad operatore non convenzionato".

È stato ora sancito che la presenza di tali clausole nei contratti, assume il carattere di vessatorietà con allungamento anche dei tempi di liquidazione dei danni derivanti da sinistro.

Il 24 luglio, chiarisce Mazzoni l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni ha inviato a tulle le imprese assicurative associate, una nota dove viene indicato chiaramente che in caso di risarcimento in forma specifica di un danno derivato da un incidente stradale, il contratto che regolamenta i rapporti tra le parti non debba contemplare clausole che possono essere considerate vessatorie per il cliente al momento della eventuale riparazione del veicolo.

La nota in questione ha ribadito che in presenza di tali clausole, sarà compito dell’Istituto di Vigilanza effettuare la segnalazione al Garante delle Concorrenza e del Mercato, affinché ne venga accertata la vessatorietà e, conseguentemente, ripristinata la correttezza del contratto. "Questa posizione - conclude Mazzoni - rispecchia quello che da anni come CNA andiamo dicendo: la cessione del credito risulta corretta e il cittadino può scegliere tranquillamente il proprio carrozziere di fiducia, senza dover sottostare a carrozzerie indicate dalla compagnia di assicurazione".

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