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Economia San Mauro Pascoli

Internazionalizzazione e metodi di controllo dei costi aziendali: la ricetta di Cna Federmoda

Sono poco meno di 300, di cui alcune molto strutturate, le imprese che aderiscono a Cna Federmoda e operano nei settori tessile, abbigliamento, pelletteria, calzature, pellicceria, sartoria e accessori moda

Sono poco meno di 300, di cui alcune molto strutturate, le imprese  che aderiscono a Cna Federmoda e operano nei settori tessile, abbigliamento, pelletteria, calzature, pellicceria, sartoria e accessori moda. Un comparto che ha visto negli ultimi anni rivoluzionare il proprio mercato, in particolare per la concorrenza di paesi stranieri con manodopera a basso costo. Un comparto che soffre più di altri la piaga dell’illegalità, dell’abusivismo e le contraffazioni.

Per questo l’assemblea di Cna Federmoda, che si è svolta davanti a una significativa rappresentanza di imprese dei diversi  settori, ha toccato numerosi temi, per offrire nuove proposte alle diverse richieste delle imprese. Grazie agli interventi degli esperti del Servizio Fiscale di Cna, Maurizio Zoli e Patrizia Santucci, è stato presentato un nuovo strumento di analisi dei costi aziendali, oggi più che mai utile in presenza di marginalità sempre più scarse. In secondo luogo si sono approfondite le opportunità date dall’internazionalizzazione con la relazione di Isabella Angiuli, responsabile internazionalizzazione e Federmoda Cna Emilia Romagna.

Roberta Alessandri, presidente di Cna Federmoda riconfermata dall’Assemblea per il suo secondo mandato, ha poi proseguito illustrando sia gli scenari economici attuali sia le principali tematiche su cui Cna ha lavorato in questi quattro anni. Per sostenere la legalità, lottare contro l’abusivismo e la contraffazione, per promuovere la tracciabilità del prodotto e la tutela del consumatore finale.

“Abbiamo individuato – dichiara Roberta Alessandri, confermata presidente di Cna Federmoda Forlì-Cesena – le possibili chiavi di successo per le aziende della moda, sulle quali intendiamo concentrare il nostro lavoro nei prossimi quattro anni. Per le aziende del conto proprio realizzeremo delle iniziative di promozione verso i mercati esteri, tali da aiutare anche le imprese più piccole ad avere uno sguardo verso l’internazionalizzazione. Un tema imprescindibile da quello che noi definiamo uno dei nostri cavalli di battaglia, ossia la rete di imprese e soprattutto il consolidamento della struttura aziendale attraverso lo strumento della rete. Continueremo inoltre la nostra battaglia per la difesa e la promozione della legalità, con azioni specifiche sui territori, coinvolgendo le diverse istituzioni locali. Infine, ma non da ultimo come importanza, riteniamo sia importante lavorare sull’evoluzione della cultura imprenditoriale attraverso la formazione. Come primo passo proporremo al nuovo consiglio eletto di frequentare un corso gratuito sui social-media e sulle nuove strategie di marketing attraverso il web”.

L’assemblea ha riconfermato nel ruolo di presidente di Cna Federmoda Forlì-Cesena Roberta Alessandri, in rappresentanza dell’azienda Smart Leather di San Mauro Pascoli, che fin dal 1987 caratterizza la sua attività producendo calzature e accessori per le più prestigiose firme del panorama dell’alta moda internazionale. Nel 2005 una svolta decisiva ha portato a produrre una linea di pelletteria a marchio proprio, sfida guidata proprio da Roberta Alessandri, figlia della fondatrice, che sceglie come brand name il cognome della madre: Tomassini. Dal 2005 ad oggi il reparto dell’impresa che sviluppa il prodotto finito assume sempre maggior rilevanza, e la presenza sul mercato russo e paesi limitrofi è diventata una costante.  

Roberta Alessandri guida una presidenza composta da: Gabriele Casadei (Rosalba), Carmen Fagnoli (Carmesì Atelier), Monica Sartini (ICOS), Francesco Valentini (Calzature e Stivali F.lli Fabbri). La parte conclusiva dell’assemblea è stata tenuta dal presidente nazionale di CNA Federmoda Luca Rinfreschi, il quale ha sottolineato l’importante ruolo che CNA deve giocare dal punto di vista della tutela degli interessi delle imprese, sia a livello locale, sia a livello nazionale dove, con Rete Imprese Italia, siamo chiamati ad un confronto serrato con il Governo.

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