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Pensioni e accordo col governo, oltre 200 persone alla riunione della Cisl Romagna

"Un accordo - spiegano i sindacati - che segna un punto di svolta nel dialogo sociale e nel rapporto con il Governo Renzi che fin dalla sua nascita, al pari di altri che lo hanno preceduto, è stato poco disponibile al confronto con il Sindacato"

Si è svolta a Cesena la riunione dei delegati e attivisti della Cisl Romagna con la partecipazione di 200 lavoratori e pensionati che rappresentano l'organizzazione romagnola nei luoghi di lavoro e nel territorio. Tema dell'affollato incontro il verbale di accordo fra le organizzazioni sindacali e il Governo sul tema previdenziale sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil il 28 settembre scorso e illustrato nella relazione introduttiva delsegretario generale Cisl Romagna, Massimo Fossati, e del segretario Nazionale, Maurizio Petriccioli, che ha seguito direttamente la trattativa con il Governo.

"Un accordo - spiegano i sindacati - che segna un punto di svolta nel dialogo sociale e nel rapporto con il Governo Renzi che fin dalla sua nascita, al pari di altri che lo hanno preceduto, è stato poco disponibile al confronto con il Sindacato. E' importante per i risultati ottenuti  che per molti aspetti danno risposte alle piattaforme e alle richieste avanzate dai Sindacati, e con particolare intensità dalla Cisl che con costanza e determinazione ha lavorato per questa intesa anche quando tutti pensavano impossibile un accordo con questo Governo. Viene avviato un percorso concreto di revisione e modifica della legge Monti-Fornero".

Vengono, viene spiegato, "ridistribuite risorse a partire dalle pensioni più basse attraverso l'estensione e l'innalzamento della così detta quattordicesima e la parificazione della No tax area fra lavoratori e pensionati; inoltre rafforza il rapporto con le nuove generazioni attraverso un sistema previdenziale più giusto ed equo, un accordo che permette il cumulo gratuito per i contributi maturati presso enti pensionistici diversi".

Viene riconosciuto, aggiunge il sindacato, "che i lavori non sono tutti uguali e prevede uscite anticipate da lavoro in modo diversificato in base all'attività svolta, per i lavoratori precoci e con meccanismi di volontarietà. Vengono tolte definitivamente le penalizzazioni per la pensione anticipata per lavoratori e pensionati con meno di 62 anni che erano previste dalla Fornero. Questo è un accordo sulla previdenza che per la prima volta non penalizza nessuno, ma migliora le condizioni di tanti pensionati e di tanti lavoratori, vicini e lontani dalla pensione, individuando delle priorità condizionati dai vincoli economici imposti dagli accordi europei".

"Non abbiamo risolto tutti i problemi che si sono stratificati in conseguenza di diverse riforme e interventi legislativi  che hanno sempre avuto l'obiettivo di tagliare le risorse a disposizione del sistema previdenziale, ma questa volta abbiamo intrapreso la strada giusta per iniziare a risolvere gli elementi di grande iniquità che contraddistinguono l'attuale sistema previdenziale", viene aggiunto. La Cisl, insieme a Cgil e Uil, "é impegnata fin da subito per una corretta e diffusa informazione  nei luoghi di lavoro e nel territorio, sugli importanti contenuti dell'accordo e sui diversi temi ancora aperti".

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