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Imu agricola, il Comune di Bagno dalla parte degli agricoltori: non si paga adesso

In riferimento alla questione dell'Imu agricola e del prossimo termine di pagamento, l'amministrazione del Comune di Bagno di Romagna ha stabilito di non tenere in considerazione il termine di scadenza del 26 gennaio e, pertanto, di non pretendere il pagamento del tributo

In riferimento alla questione dell’Imu agricola e del prossimo termine di pagamento, l’amministrazione del Comune di Bagno di Romagna ha stabilito di non tenere in considerazione il termine di scadenza del 26 gennaio e, pertanto, di non pretendere il pagamento del tributo da parte dei propri contribuenti entro quella data, senza applicazione di sanzioni per il mancato pagamento. L’Amministrazione ha preso questa decisione con una lettera che ha inoltrato alle associazioni di categoria ed alle rappresentanza sindacali, a mezzo della quale ha reso nota la propria determinazione, impegnandosi a fornire ai propri cittadini nei prossimi giorni ulteriori aggiornamenti in merito ai criteri di applicazione del tributo ed alla data di pagamento, così come verranno determinati.

“La regolamentazione dell’Imu sui terreni agricoli, introdotta dal Decreto Interministeriale del 28 novembre scorso – afferma il sindaco Marco Baccini – si presta oggi ad una oggettiva impossibilità interpretativa, che ha determinato l’amministrazione di Bagno di Romagna ad assumere la decisione di non richiedere la riscossione del relativo tributo entro il 26 gennaio, nell’attesa che venga fatta chiarezza sulla legittimità e sull’applicazione della norma”. In base alla disciplina introdotta dal Decreto Interministeriale, per il Comune di Bagno di Romagna sarebbero soggetti al pagamento dell'Imu i terreni agricoli di privati proprietari, ad eccezione di quelli posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola, entro il termine del 26 gennaio 2015. Tuttavia, dopo la sospensione dell’efficacia del Decreto disposta dal TAR del Lazio, quest’ultimo organo giurisdizionale, nella seduta del 21 Gennaio 2015, ha rinviato la decisione di merito e non ha annullato il Decreto, che avrebbe dovuto così riacquistare efficacia sia per quanto riguarda l’obbligo di pagamento che in relazione alla scadenza del 26 gennaio 2015. Se non fosse che un’altra Sezione del TAR del Lazio con autonomo procedimento ha precedentemente sospeso lo stesso Decreto Interministeriale sino al 4 Febbraio 2015, data in cui deciderà sull’annullamento del provvedimento governativo.

Tale ulteriore sospensione rende pertanto nuovamente inefficace il Decreto Interministeriale e quanto dal medesimo disciplinato sino al prossimo 4 febbraio. A ciò occorre aggiungere che nei prossimi giorni il Consiglio dei Ministri potrebbe intervenire per modificare la disciplina stessa introdotta dal provvedimento legislativo, così come dichiarato da rappresentanti del Governo, andando così a modificare anche l’impianto di applicazione dell’IMU sui terreni agricoli e non solo il termine di scadenza per il pagamento.
“In questa situazione di oggettiva incertezza, che contrasta con i diritti riconosciuti ai cittadini dallo Statuto del Contribuente – precisa il sindaco – l’amministrazione ha stabilito di non tenere in considerazione il termine di scadenza del 26 gennaio e, pertanto, di non pretendere il pagamento del tributo da parte dei propri contribuenti entro quella data, senza applicazione di sanzioni per il mancato pagamento”.

“Intanto – chiude Marco Baccini  - nelle more delle decisioni del TAR e degli intendimenti del Governo, l’Amministrazione avrà cura di fornire nei prossimi giorni ulteriori aggiornamenti in merito ai criteri di applicazione del tributo ed alla data di pagamento, così come verranno determinati”.

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