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Economia

Imprese, lotta contro le chiusure. Confcommercio: "Occorre abbassare le tasse"

La priorità per il 2017, per la Confcommercio cesenate presente da 70 anni sul territorio, è salvaguardare la tenuta sul mercato di quelle già esistenti

INTERVENTI PER LE IMPRESE - "Occorrono interventi decisi sul piano fiscale a favore delle imprese - rimarca Partigiani - che purtroppo non abbiamo ancora visto a livello nazionale e neanche territoriale nei bilanci dei nostri Comuni, fatta sala qualche virtuosa eccezione: per eliminare gli sprechi e la spesa improduttiva che sono negli enti locali, sempre stando alla nostra indagine, ammonta a 20 milioni di euro si possono trovare le risorse per ridurre in modo generalizzato le aliquote Irpef, una misura di cui beneficerebbero tutti i contribuenti. A livello locale va abbassata l'Imu per le imprese produttive. Quanto alla legge di bilancio, registriamo misure condivisibili per il sostengo al tasso di investimento e al contrasto alla povertà, fra cui lo scongiurato aumento dell’Iva nel 2017, anche se aumenti sono previsti nel 2018-2019”.

“Fondamentale per le imprese è la tenuta del sistema bancario anche al livello territoriale - aggiunge Patrignani - che vive un momento difficile: serve continuità di relazioni fra il mondo del credito e le gli imprenditori, riattivando un percorso di fiducia e collaborazione. Ai Comuni del Cesenate chiediamo interventi concreti specie a vantaggio del commercio e delle rette distributiva esistente: non mancano iniziative per favorire le neoimprese, e le appoggiamo con il dovuto plauso, ma il problema numero uno adesso è il mantenimento delle imprese già esistenti sul mercato a vantaggio delle quali servono facilitazioni, premialità fiscali, politiche innovative per i rilancio dei centri storici e delle aree terziarizzate, progetti di sviluppo urbanistico che tengano conto della centralità delle imprese commerciali nelle nostre città, da rendere massimamente fruibili e mai sa sacrificare a progetti museali delle città”.

"Quanto a noi organizzazioni imprenditoriali - chiude Patrignani - siamo chiamate a modernizzarci, ampliare gamma di servizi e consulenze, prodigarci in un'opera di raccordo e integrazione territoriale, quella che chiediamo a chi ci amministra, come stiamo facendo con l'Unione Confcommercio di Forlì-Cesena che ho l'onore di presiedere, dove abbiamo proceduto a un fatto molto importante come l'unificazione delle categorie".

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