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Economia San Mauro Pascoli

Il re della scarpa Gimmi Baldinini lancia il monito alla politica: "Ci vorrebbe Putin in Italia"

Il "re delle scarpe" Gimmi Baldinini fa da testimonial al mondo delle calzature e dal palco della fiera milanese "Micam" mette in guardia la politica italiana

Il “re delle scarpe” Gimmi Baldinini fa da testimonial al mondo delle calzature e dal palco della fiera milanese dedicata a questo fiore all'occhiello del Made in Italy, il “Micam” mette in guardia la politica italiana, che a suo dire non si interessa all'industria della moda e a quella della scarpa italiana in particolare. Lo fa con una frase choc: “In Italia ci vorrebbe Putin”. E dire Baldinini è come dire uno dei maghi delle scarpe più conosciuti a livello internazionale.

La sua azienda, nata oltre cento anni fa a San Mauro Pascoli in provincia di Forlì-Cesena, conta oggi un fatturato di 100 milioni di euro e centinaia di negozi distribuiti in tutto il mondo: dalla Russia all’Europa, dall’Asia orientale al Medio Oriente. Nel corso di un’intervista realizzata dall’agenzia Klaus Davi and Company, pubblicato su Youtube l'industriale Gimmi Baldinini ha raccontato il suo rapporto con il presidente russo Vladimir Putin: “Ho grandissima stima di Putin: ci vorrebbe anche in Italia. Una persona tutto d’un pezzo, l’ha votato anche chi non lo voleva; e quindi devo dire che oggi gode di una stima totale”.

Baldinini ha 150 negozi in Russia e le sanzioni al colosso dell'Est Europa lo hanno segnato profondamente. Finalmente vede la fine del tunnel: “Dopo due anni è la prima volta che ho avuto una percezione positiva perché sono tornati i russi, che invece prima ci avevano abbandonato quasi totalmente. Io ho 150 negozi in Russia e questo mi ha dato un po’ di problemi. Il russo è innamorato dell’Italia, loro sono come noi: amano l’Italia, amano il cibo, amano la moda, amano la storia; insomma amano tutto dell’Italia. E noi abbiamo messo loro le sanzioni. Questa è una cosa molto negativa”. Quindi la reprimenda alla politica: “La politica non si interessa affatto dell’industria. Ho sempre fatto investimenti miei personali; ho sempre fatto tutto da me, ho sempre speso i miei soldi. Sono andato in giro per il mondo, ho cominciato a New York girando, ora la conosco molto bene, e praticamente ho sempre fatto investimenti sulla mia pelle”.

Positive le considerazioni di Baldinini sulla sua terra, la Romagna: “Sono rimasto in Emilia Romagna perché sono innamorato della mia terra, dell'Italia”. Tramite Klaus Davi, Baldinini lancia poi un messaggio alla politica: “Deve interessarsi dell’industria e della gente che dà lavoro, non complicare la vita alle persone che creano posti di lavoro. La politica è quella che ci rovina. Molti di loro, non dico solo i politici ma anche i tecnici, molte volte complicano la vita agli imprenditori che danno lavoro”.

E sui giovani: “Mi dispiaccio perché in fondo i giovani di oggi hanno la volontà di fare; è il Sistema Italia che non va. In futuro non immagino davvero come i giovani di oggi potranno creare dal nulla un'azienda come la mia; con le banche non è affatto facile; oggi il giovane, poveretto, si trova da solo; non è facile. Oppure uno consuma la propria vita al lavoro come ho fatto io. Poi non so se abbia fatto bene oppure no: ormai l’ho fatto”.

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