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Il cesenate Patrignani eletto nel consiglio nazionale Confcommercio

"C'è stato un momento di grande emozione durante l'assemblea, quello della standing ovation rivolta al presidente nazionale Carlo Sangalli che in un intervento di straordinario impatto e forza evocativa ha risvegliato l'orgoglio delle piccole imprese", afferma

Nuovo importante incarico per Corrado Augusto Patrignani, presidente della Confcommercio cesenate e dell'Unione provinciale Confcommercio di Forlì Cesena, entrato a far parte del Consiglio nazionale di Confcommercio eletto per acclamazione. Imprenditore cesenate, Patrignani ha rivestito e riveste vari importanti ruoli in senso alla Confcommercio e enti ad essa collegati. dice"Sono felice che il giorno dell'elezione - Patrignani - sia stato quello dell'Assemblea nazionale di Confcommercio all'Auditorium di via Conciliazione a Roma in cui anche una delegazione di un centinaio di imprenditori dell'Unione provinciale Confcommercio di Forlì-Cesena ha partecipato all'evento associativo più importante dell'anno della nostra Confederazione. Segno che il lavoro fatto a livello locale è stato ritenuto positivo",

"C'è stato un momento di grande emozione durante l'assemblea, quello della standing ovation rivolta al presidente nazionale Carlo Sangalli che in un intervento di straordinario impatto e forza evocativa ha risvegliato l'orgoglio delle piccole imprese e il senso di appartenenza alla nostra storia settantennale, consapevoli di essere un pilastro per lo sviluppo economico del paese, Il comparto del commercio, del turismo e del terziario attende però ancora tante risposte per poter competere sul mercato. Il ministro Calenda ha annunciato che il governo non aumenterà l'Iva e ha raccolto tante nostre proposte e sollecitazioni. Da affrontare e risolvere, Iva a parte - rimarca Patrignani -  c'è tutta la questione fiscale perché il nostro sistema è troppo oneroso, complesso e ingiusto. Basta pensare alla tari, la tassa sui rifiuti, pagata in questi giorni dai contribuenti cesenati. Nonostante la riduzione della produzione dei rifiuti, e questo è un dato accertato, in soli 5 anni è cresciuta del 48%. Quanto alla burocrazia, un solo data che taglia la testa al toro: un'impresa italiana impiega 240 ore l'anno, cento in più della media europea, per farvi fronte. Non è più possibile andare avanti così. Nel mio incarico di consigliere nazionale, darò il mio contributo per combattere questa ed altre giuste battaglie e favore dell'impresa dentro una storia di rappresentanza quella dell'associazione d'impresa più grande d'Europa,  che si evolve e si innova per accompagnare con sempre maggiore efficacia le imprese sul mercato".

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