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I numeri del territorio, ecco l'analisi sulle "vallate" della Provincia

Nel dettaglio, la Valle Uso-Rubicone di distingue, in primis, per la densità demografica, pari a 61 abitanti per chilometro quadrato, più bassa di quella provinciale e regionale

Dal report “I Numeri del Territorio 2018”, elaborato dalla Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, si traggono considerazioni tutto sommato positive per le vallate delle due province, che in certi casi ottengono anche risultati migliori rispetto alla situazione provinciale, regionale e nazionale. Nell’aggregato Romagna, nel confronto con le altre vallate, Valle Uso-Rubicone, del Montone e del Bidente si distinguono per gli indicatori demografici, Valle del Tramazzo, del Rabbi e del Savio per quelli imprenditoriali; Valmarecchia e Valconca, invece, si spartiscono in parti uguali gli uni e gli altri. Performance migliori riguardo al reddito medio per Valle del Tramazzo e Valmarecchia.

Prosegue il lavoro di analisi dei “Numeri del Territorio”, il Sistema informativo implementato dalla Camera di commercio della Romagna, articolato in una serie di report di analisi che integrano in sé le principali dimensioni di indagine economica e sociale, con un'esposizione dei risultati in chiave strutturale, tendenziale e di benchmarking. Il territorio di riferimento dei “Numeri” è quello della Camera della Romagna (provincia di Forlì-Cesena e provincia di Rimini) e comprende i Comuni, le aggregazioni territoriali rilevanti (ad esempio le vallate e le zone altimetriche) e le aggregazioni amministrative (unioni dei comuni e GAL).

Dopo i dati generali e per comune, diffusi il 30 agosto scorso, è stato elaborato un focus di approfondimento tendente ad analizzare le “vallate provinciali” (nel senso più stretto del termine) che hanno ottenuto i risultati migliori sotto l’aspetto demografico, imprenditoriale e della ricchezza prodotta; in tale contesto sono, pertanto, esclusi i grandi centri, i rispettivi comuni di cintura e le aree del Basso Rubicone e Basso Conca, che hanno al proprio interno comuni costieri che ne influenzano il relativo risultato.

Nel complesso, gli indicatori considerati ai fini della suddetta analisi sono 10: 4 demografici (densità, incidenza stranieri, tasso di crescita naturale e migratorio), 5 imprenditoriali (densità, dinamica, dimensione media, incidenza società di capitale e grandi imprese) e 1 economico-finanziario (reddito medio per contribuente); per ciascuno di questi, viene citata la vallata migliore, con relativi confronti territoriali (provincia, regione, Italia).

“Leggere sempre di più il territorio, anche attraverso i numeri, significa dotarsi di indicatori quantitativi che consentano di attuare politiche sempre più mirate e, soprattutto, di misurarne l’efficacia attraverso i risultati. La Camera della Romagna - commenta il Presidente, Alberto Zambianchi - riconosce nella dimensione territoriale una variabile cruciale per lo sviluppo e promuove, quindi, strumenti di informazione economica e sociale per il benchmarking che vanno interpretati nell’ottica di intercettare i meccanismi che funzionano meglio e, se possibile, esportarli dove servono. Il livello di coesione territoriale al quale la Camera punta è quello che consente uno sviluppo nel quale tutte le aree procedano insieme ciascuna fornendo il proprio contribuito senza lasciare indietro nessuno.”

Provincia di Forlì-Cesena: focus “vallate”  

L’analisi del territorio della provincia di Forlì-Cesena si compone di 57 report (30 comuni, 26 aggregazioni territoriali e 1 provinciale); 6 sono gli specifici report per vallata (grandi centri, comuni di cintura e area del Basso Rubicone esclusi): Valle del Tramazzo, Valle del Montone, Valle del Rabbi, Valle del Bidente, Valle del Savio e Valle Uso-Rubicone.

Per ciò che riguarda gli indicatori demografici, nel 2018 i risultati migliori, per i 4 indicatori analizzati, sono stati ottenuti dalle valli Uso-Rubicone, del Montone e del Bidente.

Nel dettaglio, la Valle Uso-Rubicone di distingue, in primis, per la densità demografica, pari a 61 abitanti per kmq, più bassa di quella provinciale (166 ab./kmq), regionale (199 ab./kmq) e nazionale (200 ab./kmq); si riscontra, poi, un miglior tasso di crescita naturale (saldo naturale/pop. media*1000), pur negativo (-1,3‰), ma inferiore rispetto al dato di Forlì-Cesena (-3,7‰), dell’Emilia-Romagna (-3,9‰) e Italia (-3,2‰), con un tasso di natalità più alto (8,7‰) e un tasso di mortalità più basso (9,9‰) rispetto agli altri ambiti territoriali di confronto.

La Valle del Montone fa segnare risultati migliori in merito al tasso migratorio netto (saldo migratorio/pop. media*1000), pari a 8,1‰, superiore al dato provinciale (7,5‰), regionale (7,1‰) e nazionale (2,6‰).

La Valle del Bidente ha risultati più elevati riguardo all’incidenza degli stranieri sulla popolazione residente (13,8%), maggiore del peso di Forlì-Cesena (11,0%), dell’Emilia-Romagna (12,3%) e Italia (8,7%).

Per quanto concerne gli indicatori imprenditoriali, nel 2018 i risultati migliori, per i 5 indicatori analizzati, sono stati ottenuti dalle valli del Tramazzo, del Rabbi e del Savio.

Nello specifico, la Valle del Tramazzo si distingue, in primo luogo, per la dimensione media aziendale, con 3,9 addetti per impresa, inferiore al dato provinciale (4,1) e regionale (4,2) ma superiore a quello nazionale (3,7), e, in secondo luogo, per l’incidenza delle grandi imprese (>= 250 addetti) sul totale, pari a 0,2% (0,1% a Forlì-Cesena, in Emilia-Romagna e Italia).

La Valle del Rabbi, da canto suo, ha una dinamica imprenditoriale, in termini di variazione annua delle imprese attive, sostanzialmente stabile (-0,2%), come a livello nazionale (+0,0%) e diversamente dalla situazione provinciale (-0,6%) e regionale (-0,5%); inoltre, detiene una quota più elevata delle società di capitale (11,6% sul totale delle imprese), anche se più bassa dell’incidenza che si riscontra negli altri territori di confronto (Forlì-Cesena: 17,7%, Emilia-Romagna: 22,3%, Italia: 22,9%).

In ultimo, risulta interessante la densità imprenditoriale che caratterizza la Valle del Savio, pari a 108,3 imprese ogni 1.000 abitanti, risultato nettamente superiore a quello fatto registrare in ambito provinciale (93,6), regionale (90,3) e nazionale (85,3).

Infine, riguardo all’indicatore economico-finanziario, rappresentato dal reddito medio per contribuente (desunto dalle dichiarazioni IRPEF), la migliore performance, nel 2017, è quella fatta segnare dalla Valle del Tramazzo, con 19.799 euro; tale risultato, anche se più alto di quello delle altre vallate, è comunque inferiore a quello di Forlì-Cesena (20.285 euro), dell’Emilia-Romagna (22.591 euro) e dell’Italia (20.315 euro). 

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