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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

I consorzi di bonifica fanno festa, i sindacati scioperano

Non va giù la “Settimana della bonifica”, organizzati dai consorzi di bonifica. I sindacati accusano I Consorzi: “Mancano i soldi per rinnovare il contratto ma ci sono quelli per fare promozione”. E già si prospetta uno sciopero di otto ore.

Non va giù la “Settimana della bonifica”, organizzati dai consorzi di bonifica. I sindacati accusano I Consorzi: “Mancano i soldi per rinnovare il contratto ma ci sono quelli per fare promozione”. E già si prospetta uno sciopero di otto ore.

“Non ci sono i soldi per rinnovare il contratto di lavoro scaduto da più di un anno ma si trovano i fondi per fare attività di promozione e comunicazione”. E’ questa l’accusa lanciata dalle categorie del settore agroalimentare di FLAI Cgil- FAI Cisl – FILBI Uil, Romagnoli che con lo slogan “un ente da salvaguardare un contratto di lavoro da rinnovare” continuano la mobilitazione per protestare contro il mancato rinnovo del contratto di lavoro, proprio mentre la direzione dei consorzi di bonifica organizza “la settimana della bonifica” per promuovere e far conoscere ai cittadini i servizi forniti dall’ente e presentare i piani di sviluppo e gli interventi per la riduzione dei rischio idrogeologico.

Una protesta, quella dei lavoratori dei Consorzi, che continua ormai da molti mesi con rifiuto a effettuare straordinari e ad adattarsi alla flessibilità di orario e che culminerà anche con uno sciopero, un’astensione dal lavoro di otto ore. “Fino ad oggi - hanno sottolineato i sindacati – abbiamo gestito le forme di mobilitazione con grande senso di responsabilità, visto che negli ultimi trenta giorni il territorio Romagnolo è stato soggetto a persistenti ed eccezionali precipitazioni: sulla nostra regione sono caduti i 2/3 delle piogge che normalmente cadono in un anno”.

“Ora che l’emergenza idrica è stata superata solo grazie al presidio a ciclo continuo sugli impianti – hanno continuato FLAI-CGIL FAI-CISL FILBI UIL – ci accorgiamo che il nostro impegno e la nostra responsabilità per evitare che intere aree subissero allagamenti non sono serviti a modificare minimamente la posizione della Direzione Nazionale delle Bonifiche. Tanto è che la stessa Direzione, attraverso la propria associazione (Snebi), non solo ha ribadito l’indisponibilità a rinnovare il contratto nazionale, ormai scaduto da più di un anno, ma si è detta anche indisponibile a sottoscrivere un accordo limitato ad aggiornare i salari e gli stipendi all’inflazione”.

Per queste ragioni, i sindacati e i lavoratori dei consorzi di bonifica dei territori Romagnoli, in polemica con la promozione dell’annuale “Settimana della bonifica” in corso, vogliono far sentire la loro voce “delusi dal comportamento della direzione dell’ente che, da una parte, si senta portatrice di interessi collettivi legati alla salvaguardia del territorio e, dall’altra, resta indifferente alle rivendicazioni di quei dipendenti che lo stesso territorio tutelano”.

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