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Hera, i sindacati chiedono "più sicurezza nell'assegnare gli appalti"

Martedì si è tenuta una riunione di coordinamento di tutte le RSU, di tutte le categorie sindacali titolari della rappresentanza dei lavoratori di Hera di Forlì e di Cesena

Martedì si è tenuta una riunione di coordinamento di tutte le RSU, di tutte le categorie sindacali titolari della rappresentanza dei lavoratori di Hera di Forlì e di Cesena, congiuntamente alle strutture confederali di CGIL CISL UIL e alle rispettive categorie del settore edile, interessate agli appalti della multiutility territoriale. “Dall’incontro – si legge nella nota dei sindacati - è emersa forte preoccupazione per le modalità con cui, nell’ultimo periodo, sono stati assegnati gli appalti di questa importante e strategica azienda di servizi”.  

“Ne sono riprova quanto successo con l’affidamento del servizio di manutenzione e pronto intervento delle reti gas – acqua – fognature della nostra provincia andato ad una azienda del Veneto grazie ad un ribasso di circa il 26% e che solo dopo pochi mesi, non potendo far fronte agli impegni presi, ha provveduto all’affitto del ramo di azienda ad una impresa siciliana già conosciuta nei territori limitrofi per la parziale applicazione dei contratti integrativi provinciali e una conseguente forte vertenzialità; così come la questione relativa all’affidamento dell’attività di “letturisti contatori” attribuita, attraverso ad un appalto sempre al massimo ribasso, con risparmi esclusivamente sulla condizione normativa ed economica riconosciuta al personale utilizzato”, ricordano i sindacati.

“La nostra preoccupazione riguarda sia le condizioni di lavoro degli addetti e il relativo rispetto dei diritti e delle norme di sicurezza, come pure la qualità del servizio e degli interventi di manutenzione in un comparto delicato come quello idrico e del gas. - continua la nota - E’ di questi giorni la notizia, apparsa sulla stampa, di uno stop ai lavori della nuova sede Hera di Pievesestina di Cesena, da cui risulta la risoluzione del contratto con  l’azienda appaltatrice con inevitabili ripercussioni e ritardi sia sull’imminente trasferimento dei servizi rifiuti da Ponte Abbadesse, che con disagi per i dipendenti addetti a questo servizio. Le organizzazioni sindacali di categoria hanno provveduto immediatamente a richiedere un incontro chiarificatore in merito. Altri segnali di preoccupazione arrivano anche dagli appalti nel settore  Hera ambiente che vanno nella direzione della svalorizzazione del lavoro e dei suoi diritti come fattore di competitività”.

Le Organizzazioni Sindacali confermano “la necessità dell’applicazione del contratto nazionale FISE (igiene ambientale privato) a tutte le aziende appaltatrici che operano nei servizi ambientali, anche quando si tratta di cooperative sociali ad esclusione di progetti specifici condivisi fra le parti che prevedono l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. In conseguenza di questo quadro poco rassicurante, si chiede la ripresa del tavolo prefettizio sulla sicurezza con Hera e con la Medicina del Lavoro, come previsto dal Protocollo sottoscritto dalle parti dopo i gravi infortuni sul lavoro di qualche anno fa, in cui, negli ultimi incontri, abbiamo registrato una scarsa disponibilità dell’azienda ad un confronto concreto. Inoltre, riteniamo necessario l’estensione anche alle Multiutility dei vincoli previsti dal Protocollo per la “promozione della sicurezza sul lavoro nei cantieri dei lavori pubblici” della Provincia di Forlì-Cesena sottoscritto nel mese di settembre 2010.  Si auspica che anche con il Gruppo Hera si possa addivenire alla definizione di criteri condivisi per le gare di appalto, che riconoscano e valorizzino la corretta applicazione dei contratti di lavoro nazionali e integrativi, l’applicazione delle norme di sicurezza, il lavoro stabile e la correttezza contributiva delle aziende. Per realizzare tutto questo sarà importante il ruolo che i soci pubblici di Hera (le Amministrazioni Comunali attraverso i propri Sindaci), saranno in grado di esercitare anche attraverso il nuovo Patto di Sindacato, rinegoziato ultimamente, per affermare il principio di un servizio efficace ai cittadini insieme alla buona occupazione degli addetti”.

 

LA REPLICA DI HERA. Hera da parte sua replica ai sindacati che "Non risulta esista una norma che impedisca di affidare lavori, in esito a gare pubbliche, a imprese siciliane, napoletane o venete. Le gare pubbliche citate nella nota sono state aggiudicate col metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa (un misto di componenti economiche e qualitative) e non attraverso il massimo ribasso, come per l’ennesima volta erroneamente affermato dalle Organizzazioni Sindacali. Con riferimento alla cooperazione sociale, Hera si è rigorosamente attenuta alle sollecitazioni più volte espresse dalle Amministrazioni locali a tutela dei lavoratori svantaggiati. In merito al tavolo prefettizio sulla sicurezza, ribadiamo l’assoluta e totale disponibilità a qualsiasi confronto, come più volte manifestato in tutte le sedi. Si ricorda infine che tutti gli indici relativi a frequenza e gravità degli infortuni sono in evidente miglioramento, come si evince da una semplice lettura del Bilancio di Sostenibilità del Gruppo".

 

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