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Gli artigiani cesenati pronti a ripartire con i protocolli settoriali

“Le imprese del territorio sono pronte a ripartire in sicurezza  e il nostro auspicio è che ai primi di maggio ciò avvenga per la grande maggioranza dei comparti, e per alcuni magari anche prima"

Artigiani pronti a ripartire in sicurezza. Se ne è parlato al videoevento in diretta streaming sulla pagina Facebook di Confartigianato Cesena, terzo del  ciclo avviato il 2 aprile,  con il presidente Marcello Grassi, il segretario Stefano Bernacci e Eugenio Battistini, responsabile Area e Categorie Mercato, che ha diretto in passato il servizio Ambiente e Sicurezza ed è intervenuto sulla questione della sicurezza sul lavoro. Duemilatrecento persone raggiunte, quasi un migliaio di interazioni.

“Le imprese del territorio sono pronte a ripartire in sicurezza  e il nostro auspicio è che ai primi di maggio ciò avvenga per la grande
maggioranza dei comparti, e per alcuni magari anche prima - hanno rimarcato il presidente Grassi e il segretario Bernacci - ad esempio il
settore moda, con il distretto del calzaturiero nel Rubicone, unitamente ai comparti con propensione all’internazionalizzazione e in questo senso stiamo lavorando con la Regione. Il 50% delle nostre imprese non ha dipendenti e dovrà occuparsi delle precauzioni da adottare con la clientela. Il nostro territorio cesenate e provinciale è favorito per la ripresa anche dalla questione del trasporto con la maggioranza degli accessi al lavoro che avviene attraverso la mobilità privata e le brevi distanze. Stiamo collaborando con la Regione e le altre organizzazioni per la redazione dei protocolli settoriali  per le nostre tipologie di imprese e ne abbiamo già presentato nei giorni scorsi per la categoria degli artigiani che effettuano servizi alla persona, acconciatrici ed estetiste".

“Dovremo convivere con il coronavirus e dovremo proteggerci anche sul lavoro, fino al vaccino - mette in luce il segretari Bernacci -: vanno quindi riorganizzati i  modelli organizzativi. Confartigianato accompagna le imprese anche  in questa sfida. Per quel che concerne i
costi per la santificazione aziendale, potranno essere ridotti grazie la credito d’imposta, al supporto dell’ente bilaterale dell’artigianato e
ai fondi dedicati della Camera di Commercio. Stiamo inoltre prendendo contatto con le imprese nel settore delle pulizie per la disinfezione
per stringere convenzioni vantaggiose per le imprese”.

“Oltre alle prevenzioni sugli infortuni e sulle malattie professionali - ha messo in luce Eugenio Battistini -, le imprese dovranno adesso adottare le procedure anti-contagio. In Regione siamo riusciti a definire una procedura di sicurezza diffusa alle imprese, evitando una
proliferazione di burocrazia. Per la fase 2 servirà un intervento di reeingeeniring e riorganizzazione aziendale, attraverso protocolli
settoriali. Distanziamento, digitalizzazione, lavoro agile, riorganizzazione dei turni di lavoro, dispositivi di sicurezza da utilizzare saranno le strade da percorrere”.

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