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Fipe: "Occupazione suolo pubblico è cara, il Comune intervenga"

"Oggi - spiega Angelo Malossi d Fipe - è ultimo giorno d'estate con molti pubblici esercizi cesenati che hanno offerto e stanno offrendo il servizio dei tavolini all'aperto in centro storico e in tutta la città, contribuendo a rilanciare luoghi importanti come ad esempio piazza Guidazzi con le sedute sotto le stelle fuori del teatro Bonci"

"Oggi - spiega Angelo Malossi d Fipe - è ultimo giorno d'estate con molti pubblici esercizi cesenati che hanno offerto e stanno offrendo il servizio dei tavolini all'aperto in centro storico e in tutta la città, contribuendo a rilanciare luoghi importanti come ad esempio piazza Guidazzi con le sedute sotto le stelle fuori del teatro Bonci. Un contributo concreto che rende la città più amica e ospitale nei confronti dei cesenati e di chi viene da fuori. Alcuni bar e pubblici esercizi hanno anche organizzato spettacoli e intrattenimenti a favore dei clienti, servizio in più molto apprezzato e che testimonia il dinamismo delal nostra categoria, che investe, nonostante la crisi".

"Detto questo, il Comune sta cominciando a impostare il bilancio preventivo 2014. Ci sono bar e ristoranti in città che pagano sino a 15mila euro l'anno di tassa di occupazione suolo pubblico, una tassa che  nel bilancio comunale di Cesena incide relativamente, visto che il gettito complessivo si aggira sui 760mila euro. Il costo dell'occupazione del suolo pubblico a Cesena, come abbiamo più volte rimarcato, è oggettivamente troppo caro. Un'esenzione totale sarebbe un segnale importante che verrebbe incontro ai cittadini clienti, non solo a chi gestisce pubblici esercizi, biglietto da visita di una città ospitale e attrattiva".

"Anche a Cesena il costo degli affitti sono in calo, i contratti vengono ridiscussi perché i commercianti e  pubblici esercenti non ce la fanno più a
onorarli, eppure in  controtendenza abbiamo assistito a un incremento tariffario del 4% sulla tassa di occupazione del suolo pubblico. Si tratta di
adeguamento Istat, è vero, ma è un adeguamento che poteva anche non  essere applicato, se ci fosse stata la volontà politica".

"L'incremento dei costi, in una fare prolungata di crisi e con la contrazione dei consumi, è molto duro da sopportare, se lo si unisce a  tutte le altre
spese gestionali che crescono a dismisura. In passato, nelle precedenti legislature, era disponibile  anche un fondo per i pubblici esercizi che
tenevano aperto di sera con tavolini all'aperto, ed era un segnale importante. La comparazione della tariffa di occupazione suolo pubblico su superfici 50 mq mette in luce che a Cesena la tassa è alta: nella nostra città è attorno ai 550 euro, poco meno di Milano a quota 658, più del doppio di Siena dove in piazza del Campo siamo a quota 272 euro. Cifre eloquenti che speriamo spingano l'amministrazione nel bilancio 2014 a fare marcia indietro, procedendo all'esenzione o, in subordine, a una diminuzione rilevante del tributo".

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