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Economia Savignano sul Rubicone

Rubicone, Brigliadori rieletto presidente Confartigianato: "Emergenza abusivismo"

"Nel Rubicone, purtroppo - sottolinea ancora Brigliadori - è sempre grave il disagio per la concorrenza sleale in particolare dei cinesi alla aziende contoterziste"

Le piccole imprese pilastro del distretto produttivo del Rubicone in uno dei territori a più alto tasso di imprenditorialità diffusa del Paese, chiedono più sostegni per lo sviluppo. Lo dice Fabrizio Brigliadori, 43 anni, riletto presidente della Confartigianato del Rubicone per il mandato 2015-2018. Il nuovo consiglio direttivo è formato Alan Ricci, Stefania Presti, Filippo Pantani, Alain Alessandri, Marco Bianchi, Gianni Angeli, Massimiliano Protti, rappresentativo della composita realtà del territorio del Rubicone che per Confartigianato ha una struttura unitaria tanto è vero che da oltre vent'anni lavora per la creazione di una grande città del Rubicone.

Brigliadori è socio titolare di Decor Pascoli a San Mauro Pascoli, fondata nel 2005, impresa della filiera della casa che opera nella decorazione d'interni, con un'ampia gamma di servizi dalla tinteggiatura alla pavimentazione in resina. "Confartigianato - dice Brigliadori - è al fianco delle imprese in questa fase ancora delicata per la tenuta economica e sociale del territorio, ma nella quale si intravvedono segnali sia pur timidi di ripresa, di cui sono anche prova i fermenti per eventuali nuove assunzioni dopo l'approvazione del Jobs Act".

"Ancora numerose piccole imprese del Rubicone versano tuttavia in una situazione di sofferenza - rimarca Brigliadori -: lo stato fortemente problematico del comparto è in netto contrasto rispetto al quadro positivo delle grandi imprese del distretto calzaturiero e della moda. Noi chiediamo che la responsabilità e l'etica d'impresa favoriscano lo sviluppo della filiera locale e le piccole imprese contoterziste che non devono restare senza commesse". "La difficoltà maggiore riguarda i pagamenti bloccati - prosegue il presidente Brigliadori -  che aggravano le crisi di liquidità, a cui si aggiunge la marcata difficoltà nel ricorso al credito. La crisi  persiste e dal tunnel si può uscire solo insieme, con un patto tra imprese, partner istituzionali, sociali e del credito".

"Nel Rubicone, purtroppo - sottolinea ancora Brigliadori - è sempre grave il disagio per la concorrenza sleale in particolare dei cinesi alla aziende contoterziste. Confartigianato, che in passato ha promosso una raccolta di firme per salvaguardare i prodotti made in Italy, richiede il ripristino di una situazione di legalità contrastando seriamente gli abusivi con azioni di controllo efficaci. Alle amministrazioni e ai partner istituzionali chiediamo inoltre azioni di sostegno alle imprese, sui versanti fiscale, tributario e delle politiche di promozione dello sviluppo e un particolare sforzo orientato alla salvaguardia della sicurezza been primario per la comunità dei cittadini e delle imprese".

"In questo contesto - mette in luce il responsabile di delegazione Confartigianato Rubicone Bruno Dellamotta - caratterizzato da complesse problematiche Confartigianato, al centro di un processo di rinnovamento nell'interpretazione della sua mission associativa, si pone sempre più come organizzazione partner d'impresa, attrezzata ad accompagnare sul mercato interno ed estero chi intraprende con una gamma sempre più ampia di servizi, progetti e iniziative".

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