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Treni, ecco i nuovi regionali: un piano da 78 milioni

In arrivo nuovi treni regionali. Con gli ultimi 12 convogli Flirt/Etr-350, si completa il piano straordinario di investimenti per il rinnovo del materiale rotabile regionale

In arrivo nuovi treni regionali. Con gli ultimi 12 convogli Flirt/Etr-350, il primo dei quali entrerà in esercizio tutti i giorni dai primi di febbraio sulla linea Bologna-Portomaggiore, si completa il piano straordinario di investimenti per il rinnovo del materiale rotabile regionale, sul quale la Regione Emilia-Romagna dal 2008 ad oggi ha dirottato ingenti risorse proprie e provenienti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione.

Il piano ha permesso, in un momento di forti riduzioni dei contributi statali destinati al settore ferroviario, di investire 400 milioni di euro per potenziare e migliorare i servizi e rendere più moderna la rete regionale. In particolare circa il 50% delle risorse stanziate è stato destinato al rinnovo del materiale rotabile mentre l’altra metà a interventi per il potenziamento e l’ammodernamento delle infrastrutture della rete della Regione, in avanzata fase di attuazione.

Gli ultimi 12 nuovi treni, il cui arrivo sarà completato entro l’anno, fanno parte di una flotta complessiva di 34 nuovi treni circolanti sulla rete ferroviaria in Emilia-Romagna di cui 22 già in esercizio. Il punto sugli interventi è stato fatto a bordo del nuovo Etr-350, alla presenza dell’assessore regionale a Mobilità e trasporti Alfredo Peri, della presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti, del sindaco del Comune di Bologna Virginio Merola e dei presidenti di Fer Sergio Alberti e di Tper Giuseppina Gualtieri.

Si concretizza uno dei più grossi investimenti della Regione sui servizi ferroviari”, ha sottolineato Peri. “In un momento in cui continuano a calare i finanziamenti statali su tutti i fronti, noi continuiamo a scommettere sul servizio ferroviario regionale che vogliamo diventi sempre più di alta affidabilità e di qualità per i cittadini”.

Il piano regionale straordinario di investimenti - Il piano straordinario di interventi sul materiale rotabile ha consentito di rinnovare circa il 60% della flotta di proprietà regionale e, nel complesso, quasi 1/5 dei treni che svolgono i servizi ferroviari in Emilia-Romagna.
L’ultima grande fornitura è quella che riguarda i 12 elettrotreni di fabbricazione svizzero-italiana Stadler/Ansaldo Breda, destinati a circolare sulle linee elettrificate e i primi due dei quali entreranno in servizio sulla linea regionale Bologna-Portomaggiore. I convogli sono costituiti da cinque vagoni articolati per una spesa complessiva di circa 78 milioni di euro. La fornitura del nuovo materiale rotabile è stata affidata a Fer.

I nuovi treni saranno gestiti da Tper.
Il Piano di investimenti ha, inoltre, previsto l’acquisto di 10 locomotive elettriche Bombardier del tipo E 464 per un costo complessivo di 29,5 milioni di euro, attualmente utilizzate per trainare 20 moderne carrozze a due piani del tipo Vivalto e 9 carrozze necessarie per la reversibilità dei singoli convogli che così possono essere guidati da entrambi i lati senza dover spostare la motrice. La relativa spesa è stata di circa 37,2 milioni di euro.

Per migliorare i servizi sulle linee ferroviarie che, nel breve e medio periodo, non si prevede di elettrificare, sono state acquistate anche 12 automotrici diesel di fabbricazione della ditta polacca Pesa, composte da 3 vagoni ciascuna, per una spesa di circa 42 milioni di euro di risorse garantite dalla Regione.

Infine, per adeguare le linee ferroviarie e il parco rotabile di proprietà della Regione già esistente alle nuove e più stringenti normative sulla sicurezza ferroviaria, sono stati previsti anche interventi sugli apparati e sulle tecnologie, in particolare posizionando nuovi dispositivi per il controllo della marcia del treno che hanno comportato una spesa di 22,5 milioni di euro.

Legambiente - C'è anche il plauso del Cigno Verde per il piano di investimenti: «Un passo concreto – afferma l’associazione – per migliorare la mobilità su ferro e disincentivare l’uso dei mezzi privati, quindi per ridurre l’inquinamento atmosferico (compresi i sempre più elevati livelli di PM10) e nel contempo tutelare la salute dei cittadini. Ma per promuovere e sostenere il trasporto pendolare su rotaia, non si devono solo potenziare le linee già esistenti: bisogna creare nuove tratte ferroviarie accingendo fondi dagli investimenti previsti per le numerose infrastrutture viarie previste in regione».

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