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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Nuova emergenza aviaria, la Provincia chiede misure compensative

La Provincia chiede aiuti ai Ministeri della Sanità e dell'Agricoltura per la nuova emergenza aviaria. Con una lettera inviata martedì, il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Massimo Bulbi chiede interventi a Roma

La Provincia chiede aiuti ai Ministeri della Sanità e dell'Agricoltura per la nuova emergenza aviaria. Con una lettera inviata martedì, il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Massimo Bulbi con l'Assessore alle politiche agroalimentari, Gianluca Bagnara, hanno portato all'attenzione dei Ministri della Sanità, Beatrice Lorenzin e dell'Agricoltura, Nunzia De Girolamo la criticità e la loro preoccupazione per le ripercussioni che, l'individuazione, in Italia, di alcuni focolai di influenza aviaria, hanno avuto sulla filiera avicola provinciale che riveste un ruolo economico e sociale di primaria importanza.

Dopo aver ricordato che il sistema dei controlli e le conseguenti disposizioni del Ministero Sanità e della Regione Emilia-Romagna sono stati tempestivi ed efficaci, sia per il contenimento che per l’eradicazione dell’influenza dagli allevamenti, è stato rilevato che le ordinanze ministeriali hanno, purtroppo, fatto sorgere numerose criticità per la gestione degli allevamenti e danni economici alle imprese dovuti anche ad un'alterazione del mercato (aumento delle importazioni dall'estero). Per ovviare a ciò, Bulbi e Bagnara, hanno chiesto che le limitazioni alla movimentazione dei prodotti agricoli siano contenute solamente nella zona di protezione.

Inoltre sono stati richiesti interventi per favorire la ripresa dell’attività produttiva su tutto il territorio regionale, quali l'indennizzo per i capi abbattuti e rimborso delle spese sanitarie sostenute ai fini della prevenzione dell'influenza aviaria, interventi per favorire la ripresa dell’attività produttiva delle imprese agricole nonché le cooperative ed imprese di lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e le organizzazioni dei produttori riconosciute, ricadenti nelle zone delimitate.

In particolare si chiede la sospensione dei termini relativi ad adempimenti e versamenti tributari nonché il pagamento di ogni contributo o premio di previdenza e assistenza sociale, ivi compresa la quota a carico dei dipendenti, senza aggravio di sanzioni, interessi o altri oneri, a favore di imprese di allevamento avicolo anche della filiera avicola rurale, biologica, e della fauna selvatica, compresi gli incubatoi e i centri di imballaggio delle uova; imprese di lavorazione e trasformazione dei prodotti avicoli; imprese mangimistiche operanti nella filiera e degli esercenti attività di commercio all'ingrosso. Inoltre, viene chiesto a Roma la sospensione dei pagamenti delle rate delle operazioni creditizie e di finanziamento; le imprese della filiera possono accedere ad operazioni di ristrutturazione e consolidamento dell'indebitamento. Infine si chiede il ripristino dei pagamenti di cui ai punti precedenti attraverso rate semestrali in 5 anni con interessi legali.

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