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Economia Bagno di Romagna

Edilizia, in Val Savio piccola ripresa con bioedilizia e rigenerazione

Se ne è parlato in un incontro tenutosi alla sede Confartigianato di San Piero in Bagno con il vicesegretario di Confartigianato Federimpresa Cesena

Torna un po' di sereno per il settore dell'edilizia, malato cronico anche nel territorio della Valsavio dove opera ancora una rilevante rappresentanza di piccole imprese. Lo squarcio di luce arriva dalla contrattistica per i lavoratori. Se ne è parlato in un incontro tenutosi alla sede Confartigianato di San Piero in Bagno con il vicesegretario di Confartigianato Federimpresa Cesena. Giampiero Placuzzi e la consulente del lavoro Patrizia Pizzinelli che hanno illustrato  agli imprenditori le novità introdotte dal nuovo contratto di lavoro interprovinciale Forlì-Cesena e Rimini e le novità in materia di cassa integrazione per il settore edile.

"Si tratta del primo contratto integrativo interprovinciale di Forlì-Cesena, Rimini per edili artigiani e piccole imprese, un unicum in Italia entrato in vigore dal 1° gennaio - rimarca il responsabile di delegazione Pierluigi Battistini -. Un accordo innovativo per dipendenti e imprese perché si uniformano una serie di istituti contrattuali. Siamo di fronte a un contratto di secondo livello che punta molto sulle provvidenze del welfare ai dipendenti e sull'investimento nella formazione, scelta strategica per portare l'edilizia fuori dalla crisi, visto che le strade maestre da imboccare per un rilancio del settore sono la bioedilizia e la rigenerazione urbana”.

"Il sistema contrattuale dell'artigianato per il settore edile - ha rimarcato Placuzzi, presentando il nuovo contratto di lavoro interprovinciale -  può essere adottato anche da imprese non artigiane e consente di risparmiare 680 euro a dipendente, rispetto a quello applicato dall'industria". "Nel'Alto Savio c'è fermento di interventi in questo settore grazie agli incentivi fiscali – afferma Battstini - e le piccole imprese  registrano una ripresa della loro attività, ma c'è bisogno di interventi sul versante fiscale e burocratico, nonché delle politiche incentivanti, per sostenere la categoria e un compatto centrale per lo sviluppo, attorno a cui ruota in indotto di notevoli dimensioni”.

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