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Crisi, "non basta un genio per fare un'azienda di successo"

L'incontro si è tenuto la scorsa settimana presso l'Hotel Ristorante Casali di Cesena e ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Adriano Gentili, direttore generale della Cassa di Risparmio di Cesena, di Bruno Piraccini

Come superare l'attuale crisi economica e quali le cause che ne hanno dato origine? Per rispondere a queste domande l'economista Stefano Zamagni è stato ospite dell' IDE, associazione che riunisce gli Imprenditori e Dirigenti Europei e che per la sezione Romagna vede attualmente come presidente l'ing. Norberto Annunziata. L'incontro si è tenuto la scorsa settimana presso l'Hotel Ristorante Casali di Cesena e ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Adriano Gentili, direttore generale della Cassa di Risparmio di Cesena, di Bruno Piraccini, Amministratore Delegato del Gruppo Orogel, del Cavaliere Francesco Amadori, patron del Gruppo Amadori e di Stefano Bernacci, Segretario della Confartigianato di Cesena.

“La parola 'crisi' – ha ricordato Zamagni – deriva dal greco Krisìs e significa transizione. Per affrontare perciò questa transizione dobbiamo capirne le ragioni che ne hanno dato origine. Negli ultimi 30 anni – ha spiegato Zamagni – si è visto sempre più un calo delle nuove imprese e la crescita della rendita. Questo perché le banche hanno spostato i loro investimenti dal sistema produttivo a quello finanziario dando vita al cosiddetto fenomeno della finanziarizzazione dei mercati. “La conseguenza di tutto ciò è che i capitali sono sempre più volatili, non basando i loro investimenti su 'attività concrete' ma su prodotti 'assicurativo-speculativi' ad alto rendimento ma molto rischiosi. Questo andamento ha visto così, ad esempio, la deindustrializzazione della Gran Bretagna, culla della civiltà industriale, con la conseguenza che oggi, a causa della grave crisi economica, oltre 6 milioni di impiegati nella city finanziaria londinese sono disoccupati e senza grandi possibilità di trovare a breve una nuovo impiego. L'Italia, per fortuna, non ha ascoltato 'le sirene' della speculazione finanziaria ed ha saputo mantenere pressoché intatto il suo sistema produttivo fatto, principalmente, di piccole e medie imprese che restano il motore economico del nostro Paese perché senza imprenditoria non vi può essere crescita".

"La finanza – ha proseguito Zamagni – deve tornare, come alle sue origini nel 1300, ad essere ponte tra i risparmiatori e le imprese. E chi diceva, nel recente passato, che le piccole banche locali non avevano più senso di esistere deve ammettere pubblicamente di essersi sbagliato. Sono, infatti, queste ultime banche che più sono rimaste vicine agli imprenditori aiutandoli ad affrontare l'attuale grave crisi economica mondiale”. Altro tema poco noto ma di grande interesse per il superamento della crisi è il Welfare State. “Chi crede che il Walfare State sia da demolire per poter meglio competere è in errore. Infatti – ha spiegato Zamagni – quale lavoratore può essere efficiente in azienda se non ha alle spalle un sistema sanitario che lo sappia mantenere bene in salute? Ed anche, quale futuro per le nostre imprese se non possono trovare sul territorio giovani capaci formati da un ottimo sistema scolastico? E si badi bene – ha proseguito il professore - non basta un genio per fare un'azienda di successo. E' necessario avere tutto il personale adeguatamente formato e motivato per competere al meglio. Occorre perciò non demolire il Welfare State ma trasformarlo da sistema assistenzialista ad uno abilitante e che sa valorizzare i talenti”.

Saper motivare le persone, ritornare all'etica nell'economia, investire sul nostro sistema produttivo, investire su di un Welfare State abilitante, tagliare sulla burocrazia, valorizzare il nostro sistema bancario locale, spingere sulla creatività delle nostre imprese e puntare sulla motivazione alla collaborazione perché l'individualisno non paga, sia nelle imprese sia come cittadini di una nazione che vuole essere moderna ed efficiente, queste sono solo alcune delle cose che dobbiamo certamente fare per poter affrontare e superare le sfide che ci attendono.
 

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