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Crisi, il 2012 l'anno più duro: imprese artigiane calate del 2,5%

Nel comprensorio cesenate, le imprese artigiane sono 7.263, rappresentano il 33% delle imprese attive e occupano il 22% degli addetti

Il 2012 è stato un anno particolarmente difficile per le imprese, una conferma ulteriore arriva dall’analisi dei dati dell’Albo imprese artigiane. Nel comprensorio cesenate, le imprese artigiane sono 7.263, rappresentano il 33% delle imprese attive e occupano il 22% degli addetti. L’artigianato si conferma uno dei comparti più importanti del nostro territorio. Nel 2012 si è registrato un calo di imprese in quasi tutti i comuni del comprensorio: complessivamente si sono perse 194 imprese (-2,6%), riduzione di gran lunga superiore a quella rilevata lo scorso anno.

Nel comune di Cesena le imprese artigiane attive calano per il quinto anno consecutivo: al 31 dicembre erano 2.865 (-2,5% rispetto all’anno precedente). Sempre elevato il turnover: nel corso dell’anno si sono iscritte all’Albo 183 nuove aziende mentre 254 hanno cessato l’attività. Complessivamente, sono stati 437 i soggetti imprenditoriali (il 15% del totale) che si sono affacciati per la prima volta sul mercato o ne sono definitivamente usciti.

Nei cinque anni dal 2008 al 2012, nel comprensorio si sono perse 450 imprese artigiane (-6%) e a Cesena sono diminuite di 197 (-6,4%). Nel solo 2012 si sono perse, a livello comprensoriale, 200 imprese (-2,6%) e a Cesena 75 imprese (-2,5%): in un solo anno la riduzione è stata pari a quasi il 40% di tutto il quinquennio considerato.

“Questi dati contribuiscono a confermare che l’anno appena trascorso è stato il più “duro” dentro una lunga crisi – spiega Sanzio Bissoni, presidente di CNA Cesena – Il sistema delle piccole imprese sta pagando un prezzo molto caro: è sempre più difficile riscuotere ed è ancora elevato il ricorso agli ammortizzatori sociali. Il fatturato ha subito una notevole contrazione: fatto 100 il valore del fatturato del 2008, nel 2012 si è attestato sotto il 75% con una perdita reale di valore che si avvicina al 40%”.

“Siamo in presenza di un mercato difficile da affrontare – afferma Roberto Sanulli – responsabile CNA Cesena Val Savio – per cui diventa sempre più importante, prima di fare una qualunque scelta imprenditoriale, valutare attentamente tutti i potenziali scenari. Per facilitare questo approccio, come CNA, mettiamo a disposizione dei neoimprenditori una consulenza specialistica. Continuiamo a garantire l’inizio attività a costo zero, per facilitare coloro che hanno deciso di mettersi in proprio. Parallelamente, accompagniamo le neoimprese all’accesso al credito agevolato. Grazie al consorzio UNIFIDI, e utilizzando i contributi messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Cesena, siamo riusciti a proporre finanziamenti a tassi d’interesse ridotti, con un risparmio del 2% sui tassi di mercato.

“I nostri interventi – conclude Bissoni – intendono assicurare la sostenibilità delle giovani imprese e la loro capacità di innovazione, per garantire, anche in futuro, la competitività del nostro territorio. Il perdurare della situazione di crisi, però, impone l’adozione di misure, sia a livello nazionale che locale, per sostenere il tessuto imprenditoriale, in primo luogo la riduzione del carico fiscale e la semplificazione degli adempimenti”.

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