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Economia

La crisi continua a mordere, nuova battuta d'arresto per la produzione

Una situazione ancora difficile per le imprese manifatturiere provinciali è quella che emerge dall'indagine congiunturale curata dall'Ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio di Forlì-Cesena

Una situazione ancora difficile per le imprese manifatturiere provinciali è quella che emerge dall’indagine congiunturale curata dall’Ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio di Forlì-Cesena e riferita al I trimestre 2012. I dati infatti confermano cali generalizzati sia rispetto al trimestre precedente che rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno e valori in ulteriore rallentamento per la maggioranza dei settori analizzati, nell’arco degli ultimi 12 mesi.

Le performance produttive risultano negative per “mobili”, “confezioni”, “alimentare”, “legno” e “chimica e plastica”, mentre restano contrassegnati da segno positivo i settori “calzature”, “prodotti in metallo” e “macchinari”. Questi dati sono confermati in tutte le classi dimensionali e sui principali indicatori (produzione, fatturato, ordinativi interni); una nota incoraggiante viene invece dall’andamento degli ordini esteri (2,9%).A fronte della situazione generale così delineata è risultata bassa anche la percentuale delle imprese in crescita: solo il 34,5% ha dichiarato un aumento della produzione, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, contro il 43,5% che ha indicato una diminuzione. L’occupazione rilevata fra le imprese manifatturiere con oltre 10 addetti sembra tenere ed anche le previsioni per il secondo trimestre, rispetto al primo, complessivamente confermano gli attuali livelli occupazionali (il numero di imprese che prevedono una riduzione di personale (pari all’11,0%), aumenta, però, leggermente, mentre quelle  che assumeranno scendono al 13,0%.

“La situazione attuale si conferma difficile - afferma Alberto Zambianchi, presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena -  e, pertanto, la Camera continua nel proprio impegno mirato nel sostenere tutte le imprese, agevolandone l’accesso al credito e supportandone gli sforzi nelle aree strategiche dell’innovazione di processo e di prodotto e nell’area dell’internazionalizzazione. Continua anche l’azione di dialogo e coordinamento con le Istituzioni e le Associazioni di Rappresentanza, affinché il territorio elevi il proprio grado di competitività e torni a crescere, preservando la propria coesione sociale.

RISULTATI RISPETTO AL TRIMESTRE PRECEDENTE
Gli ultimi tre mesi hanno segnato una battuta d’arresto nei volumi della produzione rispetto al trimestre precedente; il primo trimestre ha infatti registrato una diminuzione del volume fisico della produzione (-5,6%) e del fatturato (-2,9% a valori correnti). Anche la domanda interna è diminuita (-0,7%), mentre quella estera è apparsa in leggera ripresa (+1,2%). Nel corso di questo trimestre il numero degli  occupati ha registrato una crescita dello 0,8%.L’occupazione, nel suo complesso, ha fatto registrare dati negativi nei settori “calzature”, “mobili” e “legno”; tutti gli altri settori hanno invece riscontrato una crescita del numero degli addetti.

RISULTATI RISPETTO ALLO STESSO TRIMESTRE DELLO SCORSO ANNO
Gli andamenti evidenziati dal complesso delle imprese intervistate, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, sono parsi preoccupanti; la produzione è diminuita del 4,1% e il fatturato, a valori correnti, è stato inferiore del 2,2%; anche gli ordinativi raccolti sul mercato italiano sono stati in sensibile calo (-2,5%), mentre quelli pervenuti dall’estero sono risultati in aumento (+3,6%). Nell’arco degli ultimi 12 mesi, il numero degli occupati è rimasto stabile con risultati, però, molto differenti fra settore e settore, che vanno dal -3,8% del “legno” al +3,9% di “chimica e plastica”.

RISULTATI DELLA MEDIA DEGLI ULTIMI 12 MESI RISPETTO AI 12 MESI PRECEDENTI
Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), tutti gli indicatori sono ancora positivi, ma con valori più contenuti: all’aumento della produzione dell’1,4% si accompagna quello del fatturato (a valori correnti) del 5,2%. La domanda italiana è cresciuta di appena lo 0,3%, quella estera invece del 2,9%; la percentuale media delle vendite effettuate al di fuori dell'Italia si è attestata al 26,1% del fatturato complessivo. Sul dato occupazione complessivo (+1,7%) hanno influito positivamente i settori “calzature”, “prodotti in metallo”, “alimentare” e “chimica e plastica”, mentre sono stati negativi (fra -0,6 e -4,5%) i saldi per tutti gli altri settori osservati. I livelli occupazionali sono risultati in leggero calo per le imprese che occupano fra 20 e 49 addetti, mentre per tutte le altre classi il risultato è positivo. Dal punto di vista territoriale il settore industriale ha segnato un rafforzamento produttivo, sia nell’area di Forlì, sia in quella di Cesena, ma con un dato più accentuato per quest’ultima per effetto della diversa composizione settoriale. Analizzando i dati secondo le classe di addetti, si evidenzia che tutte le classi considerate hanno registrato risultati produttivi positivi, compresi fra l’1,1% e il 3,1% ad eccezione della classe di imprese con “oltre 249 addetti”, che ha segnato una leggera contrazione.

PROSPETTIVE
Per il secondo trimestre del 2012, rispetto al primo, gli imprenditori intervistati prevedono crescite della produzione, del fatturato e degli ordini, accompagnata dalla tenuta dell’occupazione; tali aspettative, seppur positive, sono però complessivamente inferiori a quelle raccolte un anno fa.

Alla rilevazione hanno partecipato 200 imprese che, a fine trimestre, occupavano oltre 17.000 addetti. Con un grado di copertura del 25% delle imprese e del 54% degli addetti, si tratta di un campione largamente rappresentativo delle imprese con dimensione aziendale di 10 addetti e oltre; sono invece escluse dall’indagine le piccolissime imprese (da 1 a 9 addetti).
 

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