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Crescono ancora le imprese straniere: arrivate a quota 41.764

La crisi raffredda l’espansione dell’imprenditoria straniera in Emilia-Romagna, senza spegnerla. Al 30 giugno 2013 le imprese attive straniere sono salite ancora raggiungendo quota 41.764

La crisi raffredda l’espansione dell’imprenditoria straniera in Emilia-Romagna, senza spegnerla. Al 30 giugno 2013 le imprese attive straniere sono salite ancora raggiungendo quota 41.764 (il 9,9 delle imprese emiliano-romagnole). In un anno sono aumentate di 1.024 unità, pari ad un percentuale del +2,5 per cento. La tendenza a crescere è stata ulteriormente contenuta, ma non arrestata, dalla crisi economica. In Italia l’aumento è stato ancora una volta più rapido (+3,3 per cento) tanto che le imprese straniere hanno quasi raggiunto quota 445 mila, l’8,5 per cento del totale. È quanto risulta dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio di fonte InfoCamere elaborati dal centro studi e ricerche di Unioncamere Emilia-Romagna.

Le imprese straniere sono aumentate in tutte le regioni, tranne che in Basilicata. La crescita è stata più rapida in Campania (+8,6 per cento) e nel Lazio (+7,3 per cento). Nona l’Emilia-Romagna. Al contrario, l’espansione è risultata più contenuta nelle Marche (+0,5 per cento) in Umbria (+0,9 per cento) e in Piemonte (+0,9 per cento). Secondo Istat, a fine 2012, erano 488.489 gli stranieri residenti in Emilia-Romagna, equivalenti all’11,2 per cento della popolazione complessiva, a fronte di una media nazionale del 7,4 per cento.

La forma giuridica
La crescita delle imprese straniere è da attribuire principalmente alle ditte individuali, +649 unità (+1,9 per cento), che ne costituiscono l’84,7 per cento, anche se la crisi ne ha contenuto l’aumento. In seconda battuta, la tendenza all’adozione di forme giuridiche più evolute e l’acquisto di imprese regionali dall’estero hanno sostenuto la crescita delle società di capitale (+222 unità, +9,8 per cento). Positivo, ma più contenuto, l’andamento delle società di persone (+5,0 per cento), mentre la crescita delle imprese costituite sotto altre forme, cooperative e consorzi, ha subito un inatteso brusco stop (-0,5 per cento).

Settori di attività economica
L’incremento delle imprese straniere è stato determinato principalmente dall’aumento delle imprese del commercio (+435 unità, +4,4 per cento), nonostante la debolezza dei consumi, e dei servizi di alloggio e ristorazione (+331 unità, +10,8 per cento), per la quasi totalità realizzato dalla ristorazione. Aumenti rilevanti si sono avuti anche per le imprese con attività di noleggio agenzie viaggi e servizi di supporto alle imprese (+136 unità, +10,0 per cento) e delle altre attività di servizi (+12,1 per cento, +127 unità), trainate da quelle dei servizi per la persona (+14,3 per cento).

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