Costretti a pagare per avere una recensione positiva: si muove anche Tripadvisor
"TripAdvisor si è mossa - dice Vincenzo Lucchi, ristoratore cesenate - per contrastare il mercato delle false recensioni gestito da apposite società e questa è una buona notizia"
Una buona notizia per i ristoratori, salutata con soddisfazione dal presidente cesenate Fipe Confcommercio Vincenzo Lucchi. "TripAdvisor si è mossa - dice Vincenzo Lucchi, ristoratore cesenate - per contrastare il mercato delle false recensioni gestito da apposite società e questa è una buona notizia che Fipe accoglie con soddisfazione visto che per prima, più di due anni fa, ha denunciato il malcostume delle recensioni a pagamento. La nostra Federazione, nel solco di una coerente politica di contrasto verso ogni fenomeno dannoso per imprese e consumatori, collabora da tempo con TripAdvisor per individuare modalità operative e strumenti finalizzati a colpire la compravendita delle recensioni e ad eliminare quelle false”.
“Continueremo a collaborare per fare sì che le nuove misure annunciate da TripAdvisor siano efficaci per il comune obiettivo di un mercato pulito a partire dalle informazioni fornite ai consumatori. D’altra parte come ristoratori siamo convinti che il web sia una risorsa importante anche per le imprese della ristorazione, per le quali è importante testare il gradimento o meno dei clienti, a condizione che le informazioni che circolano sulla rete siano rispettose di chi lavora in modo corretto e realmente utili ai consumatori".
"La nostra categoria è sempre pronta a migliorarsi - prosegue Lucchi - e ad alzare l'asticella della qualità e lunedì 30 novembre presso la sede della Confcommercio presenteremo una guida sui ristoranti per le imprese che vogliono entrare nel mercato aprendo una attività di ristorazione".