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Ci vuole la "patente europea" anche per allevare polli

Per allevare polli occorre la "patente" europea. Lo ricorda Coldiretti Emilia Romagna che ha organizzato in collaborazione con Assoavi, l'associazione nazionale Allevatori e Produttori Avicunicoli, un apposito corso

Per allevare polli occorre la “patente” europea. Lo ricorda Coldiretti Emilia Romagna che ha organizzato in collaborazione con Assoavi, l’associazione nazionale Allevatori e Produttori Avicunicoli, un apposito corso per ottenere il certificato di formazione necessario per allevare polli da carne, come previsto dal Decreto Legge 181 del 12 aprile 2013. Il comparto avicolo è uno dei settori produttivi più forti e influenti nel Cesenate.

Il corso – informa Coldiretti – si svolgerà venerdì 22 novembre, presso la sede dell’Istituto Zooprofilattico di Forlì, ed è rivolto agli allevatori di polli da carne. Veterinari pubblici e privati, con il coordinamento del Servizio Veterinario regionale, forniranno tutte le informazioni necessarie per rispondere alle richieste comunitarie di adeguamento in materia di benessere animale.

L’attestato che verrà rilasciato ai partecipanti consentirà di mettersi in regola con le normative europee evitando di dover pagare le multe (dal 1.500 a 4.500 euro) previste per gli inadempienti.

L’allevamento di polli – ricorda Coldiretti – è uno dei settori di punta dell’agroalimentare dell’Emilia Romagna che con 980 aziende che allevano oltre 28 milioni di capi, per una produzione di 321 milioni di euro di carne e 325 milioni di euro di uova, è uno dei maggiori centri di produzione nazionale ed europea.

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