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Confcommercio: "Dopo due mesi di città spettrale, si torna con orgoglio a ranghi completi"

"Negozianti di abbigliamento e delle varie gamme merceologiche, ristoratori e baristi possono finalmente ricominciare a lavorare, dopo due mesi e mezzo in cui sono stati costretti a stare fermi ai box"

"A ranghi completi. Il fatidico lunedì 18 maggio  sarà il giorno della ripartenza completa e dell'orgoglio dei commercianti. Negozianti di abbigliamento e delle varie gamme merceologiche, ristoratori e baristi possono finalmente ricominciare a lavorare, dopo due mesi e mezzo in cui sono stati costretti a stare fermi ai box, per il lockdown, e sono rimasti in larghissima parte senza reddito. Loro e le loro famiglie. Per Confcommercio cesenate il nuovo inizio, pur tra mille difficoltà e i ritardi e le farraginosità perduranti dei provvedimenti per assicurare copertura finanziaria e liquidità a chi non ha potuto lavorare, è una grande gioia e siamo orgogliosi di rappresentare una categoria che ha sempre mantenuto un atteggiamento di straordinaria responsabilità e dignità.  Provi ciascuno di noi, provi chi ci governa, ad essere impedito della forma di sostentamento per vivere per oltre settanta giorni!": è l'intervento di Augusto Patrignani, presidente di Confcommercio cesenate.

Che continua: "In questi giorni mi sono commosso a vedere i preparativi dei negozianti e dei baristi e dei ristoratori, così come mi hanno colpito le tante vetrine illuminate nel periodo della chiusura: un segnale di speranza e anche di decoro. Ci siamo resi conto, vedendola con i nostri occhi, di che cosa può diventare la città senza i negozi, i bar e i ristoranti. Quanto spettrale, surreale, micidiale possa essere.
E ci siamo resi conti nei giorni più duri del contagio, stretti idealmente ai nostri splendidi sanitari in prima linea, come abbiano operato con cura e generosità anche gli altri servizi essenziali di commercianti alimentari, dei farmacisti, dei tabaccai, degli edicolanti, con i servizi e consegne a domicilio per le persone anziane e per chi temeva di doversi spostare. Ecco, ripetiamolo anche adesso:i commercianti sono essenziali. Tutta la città, tutto il Cesenate deve dire grazie ai nostri commercianti e non dimenticarsi di loro, ora che riaprono. Hanno bisogno dell'aiuto di tutti. Abbiamo un debito di gratitudine e tutti dobbiamo fare la nostra parte nel nostro comune e graduale ritorno alla normalità per far sì che si riprendono. Pensiamoci a chi dare i nostri sodi: se a loro, o ai grandi colossi del web, ricchi e distanti che Cesena non sanno nemmeno come è fatta".

"Alcuni pubblici esercizi attenderanno qualche giorno, prima di aprire. Mi pare inevitabile: il protocollo è giunto venerdì sera e la riapertura fissata per lunedì costringe a fare le rincorse. I protocolli sarebbe bene fossero diffusi per tempo. Sta per ripartire in sicurezza anche il turismo con le sue imprese alberghiere, degli stabilimenti balneari e della filiera. Ci stringiamo anche a loro. Siamo convinti che i turisti italiani li premieranno. Non è come accedere l'interruttore che tutto si accende come prima, lo sappiamo. Sarà dura, ma ce la faremo. Guai a lasciare soli i commercianti e gli imprenditori turistici: da soli non ce la possono fare, chi ci amministra a tutti i livelli sia rapido nei provvedimenti, mai abbiamo vissuto un'emergenza come questa nel Dopoguerra, e quindi si metta nei loro panni. E anche noi cesenati facciamo la nostra parte, ricominciando ad andarli a trovare e a ricostruire tutti insieme la bellezza delle nostre città".

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