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Economia

Incontro col sottosegretario Gozi: chiesta la banca nazionale per sostenere le imprese

L'incontro si è chiuso con le risposte di Gozi e la sua assicurazione di un presenza sempre maggiore anche nel territorio anche per recepire le istanze della piccola impresa

Con quali azioni concrete sostenere le piccole imprese, anche per quel che compete il recepimento delle normative europee è stato il tema al centro del confronto fra Confartigianato cesenate e Rete Pmi Romagna con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e agli Affari europei Sandro Gozi, tenutosi nella sede di Confartigianato cesenate, introdotto dai rispettivi presidenti Stefano Ruffilli e Luca Bettini, i quali hanno sciorinato una serie di richieste a supporto delle piccole imprese: "la creazione di una banca pubblica nazionale che possa meglio sostenere le piccole imprese, vista le difficoltà degli istituti di credito, in particolare locali, e la crisi dei Confidi; interventi contro la complicazione burocratica, costo insopportabile per le imprese; contro il peso e la farraginosità del sistema fiscale, uno dei più onerosi nella Ue; l'umanizzazione di un sistema di controllo sulle imprese contraddistinto da interventi solo su quelli che intraprendono alla luce del sole e sulla ripetitività sistematica delle azioni spesso verso le stesse imprese a causa del mancato coordinamento tra i vari enti".

Confartigianato e Rete Pmi Romagna hanno inoltre rimarcato "che la legislazione Ue quasi sempre in Italia viene recepita e applicata in maniera restrittiva e più vincolistica rispetto agli altri Paesi". Altri punti dolenti: "mancata difesa del made in Italy, a danno proprio delle imprese penalizzate da imitazioni e concorrenza sleale; il mancato funzionamento della giustizia civile che provoca grave danno alle pmi in particolare, specie quando si tratta di contenziosi riguardanti i mancati pagamenti". Il sottosegretario Gozi ha dal canto suo rilevato "che dall'inizio del Governo Renzi nel 2014 ad oggi si riscontrano aumento del Pil, diminuzione della disoccupazione, aumento dell'export; crescita dei consumi interni, anche per effetto degli 80 euro".

Ha inoltre menzionato la battaglia vinta in Europa per aprire al Bilancio Ue in deficit , per alimentare gli investimenti, proposta del Governo italiano già dal 2014 fatta propria da Junker nell'ultima seduta della Commissione. "Finalmente - ha osservato Gozi -sta passando il concetto che unitamente alle politiche di rigore e di rientro del debito pubblico (e anche su questo in Italia si registra una diminuzione rispetto al 2014), bisogna affiancare politiche di rilancio dell'economia attraverso in particolare gli investimenti in infrastrutture. Merito è stato a stato anche nostro, che abbiamo battuto forte su questo tasto. Tra i successi del Governo va annoverata anche la riforma del mercato del lavoro".

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Agli Affari Europei ha inoltre elencato gli aspetti positivi per le imprese, contenuti nella Legge di Stabilità 2017: eliminazione di Equitalia, rifinanziamento del Fondo centrale garanzia; istituzione dell'Iri (imposta sul reddito d'impresa), più favorevole per le ditte individuali e le società di persone; tassazione delle imprese per "cassa", eliminazione degli studi di settore; rifinanziamento del progetto Garanzia Giovani. Gozi ha anche ammesso che "tutto questo è ancora poco per un Paese come il nostro che sconta errori, debito pubblico e immobilismo degli ultimi trenta anni, ma si tratta solo dell'inizio di un percorso che, per dare dei risultati, dovrebbe durare almeno sette-otto anni".

Varie le domande dal folto pubblico di imprenditori: sul problema dei tempi di attuazione delle norme; sulla situazione negli altri Paesi Ue circa i mancati pagamenti tra imprese e tra Stato e imprese; sulle difficoltà del settore autotrasporto merci vittima della concorrenza sleale da parte di imprese dei Paesi dell'est Europa. Il segretario di Confartigianato Stefano Bernacci ha evidenziato che un problema della politica e anche del Governo è quella della distanza che si è creata tra ciò che si ritiene giusto e quello che i cittadini e, in particolare,  le imprese e il ceto medio, ritengono necessario nella risoluzione dei problemi di tutti i giorni. "Serve più capacità di ascolto da parte della politica - ha detto Bernacci - e ciò aiuterebbe anche  ad arginare i i populismi di vario genere". L'incontro si è chiuso con le risposte di Gozi e la sua assicurazione di un presenza sempre maggiore anche nel territorio anche per recepire le istanze della piccola impresa.

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